Estorsione e maltrattamenti: la madre ritratta, figlio assolto

MANTOVA Mandato assolto con formula piena da ogni accusa a lui ascritta, a fronte degli otto anni di reclusione chiesti dal pubblico ministero Lucia Lombardo. Questo quanto deciso, ieri pomeriggio dal collegio dei giudici presieduto da Gilberto Casari, nei confronti di un 54enne italiano di Guidizzolo finito alla sbarra circa le fattispecie di maltrattamenti in famiglia, estorsione e violenza privata. I fatti contestatigli risalivano nello specifico al periodo compreso tra la metà del 2020 e l’estate del 2021 allorché l’uomo, in più occasioni, si sarebbe reso responsabile di comportamenti aggressivi, ingiuriosi e intimidatori perpetrati nei confronti dei genitori e in particolare della madre. In un caso specifico inoltre, spinto dalla costante ricerca di denaro, a fronte della propria condizione di disoccupato nonché di tossicodipendente, avrebbe chiesto ed ottenuto con la forza dalla persona offesa, parte civile con l’avvocato Fede Pozzi, la ragguardevole somma di ben 8mila euro. Da lì, nell’agosto del 2021, gli altri cinque figli della donna, preoccupati, avevano spinto la pensionata a denunciare il loro fratello violento. A fronte di tale querela, a stretto giro, i carabinieri lo avevano quindi convocato in caserma per poi, al termine del colloquio, fargli scattare le manette ai polsi secondo quanto disciplinato dalla normativa sul cosiddetto “codice rosso” con contestuale misura cautelare del divieto di avvicinamento ai genitori. Nel corso dell’ultima seduta dibattimentale infine le richieste conclusive delle parti. Sul versante inquirente il pm Lucia Lombardo, che in requisitoria oltre alla pena detentiva aveva chiesto a carico dell’imputato 10mila euro di multa. Dall’altra la difesa, rappresentata dall’avvocato Gianfredo Giatti, che per il proprio assistito aveva invece proposto istanza di assoluzione, sulla scorta di una sostanziale mancanza di prove oltreché dalla decisiva ritrattazione della parte lesa. Circostanza quest’ultima alla fine rivelatasi decisiva per la formazione del verdetto assolutorio.