Femministe d’assalto contro CasaPound

MANTOVA Uno striscione esplicito appeso sulla porta de “Il Volante”, la sede circolo di CasaPound in piazza Filippini. Dice, a ricalco dei vecchi slogan anni ’70, “Il corpo è mio e decido io – Non una di meno”. Davanti alla sede invece, un fantoccio di cartone con un messaggio meno perspicuo, ma legato a recenti fatti di cronaca: “Meglio buoniste e puttane che fasciste e salviniane – Siamo tutte Giulia”. E “Giulia” è Giulia Viola Pacilli, per l’appunto, la giovane donna che aveva innalzato un uguale cartello durante una recente manifestazione pacifista a Milano, suscitando l’indignazione del vicepremier e dei fans.
Non se ne offendono quelli di CasaPound. «Proprio stasera – commenta il coordinatore virgiliano di Cp  Ronni Bottazzi –, come del resto in ogni appuntamento, onoreremo la nostra componente femminile. Lascio pure che altri starnazzino: c’è chi starnazza e chi lavora sul territorio, come noi, che assieme al Poma portiamo avanti “Progetto donna” per sostenere le donne in difficoltà.