Flash-mob del centrodestra in piazza Sordello: “L’Italia non si arrende, per l’orgoglio italiano

MANTOVA – Il centrodestra mantovano si è mobilitato per un flash-mob alle 10 in piazza Sordello con la partecipazione dei vertici provinciali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Quasi 300 le persone che non hanno voluto mancare alla mobilitazione a numero contingentato – con spirito assolutamente costruttivo e nel pieno rispetto delle norme anti-contagio – per contestare quella che è stata definita «la gestione confusa e inadeguata dell’emergenza Covid-19, dal punto di vista economico e sociale, da parte del Governo Pd-5Stelle». Assieme agli esponenti dei tre partiti di centrodestra, erano presenti anche i rappresentanti della civica Mantova Ideale del candidato sindaco Stefano Rossi e i titolari di attività imprenditoriali, commerciali e artigianali, liberi professionisti, operai e pensionati. «Ripartiamo insieme, per l’orgoglio italiano» era lo slogan della manifestazione. Sono quindi seguiti i vari interventi. Da Antonio Carra (Lega) a Nicola Sodano (Fi), da Alessandro Beduschi (FdI) al consigliere regionale Alessandra Cappellari (Lega) fino allo stesso Rossi tutti concordi «per chiedere soluzioni reali all’emergenza economica nata dalla pandemia, nella consapevolezza che ancora troppi italiani aspettano di ricevere il sostegno tante volte promesso ma mai arrivato e, contestualmente, per difendere la Lombardia e i lombardi da squallidi attacchi politici di chi non mostra il minimo rispetto nemmeno per le vittime del Coronavirus». Dello stesso tenore le dichiarazioni dei parlamentari Andrea Dara e Anna Lisa Baroni: «Questo Esecutivo ha ormai perso la bussola. Doveroso essere in piazza in segno di solidarietà verso quei milioni di italiani in difficoltà dimenticati dal Governo, ma anche per omaggiare tutti gli operatori del mondo sanitario per lo straordinario lavoro svolto in questi mesi che hanno sconvolto le vite di tutti noi». Durante il flash-mob è stato srotolato un mega tricolore all’interno del quale risaltava la parola «GRAZIE». «Un ringraziamento – hanno specificato – per medici, infermieri e farmacisti, non certo per il Governo». (ma.vin)