Fondazione Te, il ministero vuole vederci chiaro

Polverone dopo l’esposto di Zolezzi

MANTOVA Il Comune è chiamato a sedersi attorno a un tavolo con il Mibact per rendere conto della Fondazione Te, dopo che il deputato  Alberto Zolezzi (M5S) ne ha messo in discussione la legittimità.
Una nota del Mibac indirizzata al sindaco Mattia Palazzi contenente una richiesta di incontro per approfondimenti trova però la posizione avversa dell’ente: «Al contrario di quanto erroneamente affermato nel comunicato, il Centro Internazionale non mai avuto in gestione Palazzo Te. La trasformazione dell’associazione in Fondazione non prevede autorizzazioni di sorta da parte del Ministero dei beni culturali. È infatti nelle prerogative e nell’autonomia del Comune, nel rispetto delle norme che le regolano, costituire Fondazioni. Per quanto invece attiene l’iter di concessione del Palazzo alla Fondazione Palazzo Te, non vi sono né vi saranno problemi a condividere il percorso con le autorità deputate, come si è fatto fin dall’inizio del progetto, nei modi previsti dalla legge». Dal canto suo Palazzi ribatte con una dichiarazione in proprio: «A meno che l’autonomia degli enti locali non sia stata cancellata, le norme danno ai Comuni piena autonomia nel costituire e dotarsi di Fondazioni, nel rispetto delle norme che le regolano. Inoltre non esiste nessuna “privatizzazione”. Sono ben contento di incontrare il ministero, in tal senso mi sono già scritto anche per messaggio con il ministro  Bonisoli stesso, per noi interlocutore importante e prezioso, nel rispetto delle competenze e ruoli che ciascun ente ha e che la politica non può stravolgere».