Giulio Romano strizza l’occhio a Leonardo

MILANO La mostra, anzi la serie di eventi dedicati a Giulio Romano a Mantova, é approdata ieri a Palazzo Lombardia per la presentazione ufficiale nella sede della Regione.

A dare inizio agli interventi, infatti, dopo l’introduzione di Chiara Giudice di Electa, è stato l’assessore regionale Stefano Bruno Galli, che ha definito l’esposizione che partira’ a Mantova dal 6 di ottobre a Palazzo Te e Palazzo Ducale fondamentale come chiave di lettura per leggere il passato e perfetto abbinamento con le celebrazioni, soprattutto milanesi, rivolte al genio di Leonardo da Vinci.
La storica dell’arte Michela Zurla, intervenuta in rappresentanza del Museo di Palazzo Ducale, ha posto in evidenza l’importante collaborazione con il Museo del Louvre, che contribuira’ all’evento con il prestito di 72 disegni di Giulio Romano e dei suoi più stretti collaboratori.
E poi altre attività sono previste per coinvolgere tutto il territorio, oltre ad un business non convenzionale, come la capsule collection Lubiam e la realizzazione di un vino.
Tanti i fili narrativi aperti per la mostra a Palazzo Te, nato come luogo di delizie, ma non solo ad uso privato, come ha chiarito il direttore di Fondazione Palazzo Te Stefano Baia Curioni.
Uno di tali fili è senza dubbio legato all’erotismo e al desiderio, mostrati attraverso gli affreschi che traggono ispirazione dalla mitologia greca. Protagonista della mostra a Palazzo Te il quadro dei Due Amanti, che arriva dall’Hermitage e che non si vedeva in Italia dal 1989.
Ma per Palazzo Te tante sono le attività in atto e che proseguiranno anche oltre la chiusura dell’esposizione, dalla nuova illuminazione alle rappresentazioni multimediali, da portare poi in tutta Europa.
Per il consigliere con delega alla Cultura Giovanni Pasetti l’evento inerente Giulio Romano è occasione per affrontare in modo contemporaneo un ragionamento sull’aspetto di tutta la città, che dall’artista fu profondamente rinnovata.