Il corteo antifascista colora di rosso la città

MANTOVA “Presenti in piazza e nonostante tutto saremo ancora qua”.
Sono più di 300 le persone che hanno preso parte ieri mattina al grande corteo antifascista con partenza da Piazzale Gramsci per poi avanzare lungo via Dugoni e via Chiassi, fino a concludersi presso Piazza Martiri di Belfiore.
Molte le associazioni presenti, insieme per ricordare la lotta partigiana per la liberazione: da Sinistra Italiana, Arcigay la Salamandra, la Cgil e Non una di Meno.
“Il mondo che sognavano i partigiani e le partigiane non è questo, ma lo può essere”, dichiara Daniele Soffiati, segretario generale della Cgil, in un intervento dal quale emerge un’aspra critica verso la posizione politica dell’Italia in questo momento storico, soprattutto quella del Governo attuale, contestando in particolare la volontà di minimizzazione il momento della giornata della liberazione.
Tra i vari interventi uno in particolare si sofferma sul tema di consumo di carne e di come lo specismo, in questo caso associato alla definizione di come una vita sia più o meno importante di un’altra riferendosi al mondo animale, siano direttamente correlati ad un comportamento fascista e perciò è necessario attuare un cambiamento nella visione del consumo perchè “antispecismo vuol dire anti fascismo”.
E’ la stessa relatrice, appartenente al gruppo Non una di Meno a rilasciare poi una dichiarazione sulla stessa importanza del femminismo come risorsa per il raggiungimento di una società più giusta e liberatoria.