Investita e picchiata brutalmente sulla pista ciclabile

MANTOVA Porta a spasso i suoi due cagnolini e si ferma dalla vicina di casa per farle risistemare il telefonino caduto per terra, quando un uomo in bici arriva sparato sul marciapiede ciclopedonale, e ai richiami della donna si ferma, la insulta e le sferra un pugno sotto gli occhi della vicina esterrefatta, che anche lei si prende la sua dose di insulti dall’uomo; il quale compiuta la sua aggressione verbale e fisica si allontana.
Il tutto è successo ieri poco dopo le 15 in viale Risorgimento ai danni di L. L. una 70enne residente nella zona. L’aggressore, che la donna ha stampato nella memoria sin nei minimi dettagli, è anch’egli un anziano fra i 70 e i 75 anni, peraltro ben vestito, di certo mantovano, tutt’altro che un bullo da strada.
Il resoconto della vittima: «Mi ero fermata da questa vicina di casa al 104 di viale Risorgimento. Avevo i miei cagnolini a guinzaglio e aspettavo che lei mi rimettesse a posto il cellulare, quando ho visto questo ciclista venirmi incontro a velocità sparata da Porta Cerese. Ho urlato sperando di farlo rallentare, tantopiù che avevo i due cagnolini a guinzaglio, e una è persino cieca. Lui, invece di frenare ha accelerato. Ho preso uno dei cagnolini in braccio mentre l’altro mi è scappato. A quel punto lui mi ha urlato “Mi a vaghi in doa agh n’ho voia”. E ha cominciato a offendere me e la mia vicina. La quale gli ha urlato “Deficiente”. A quel punto lui ha fatto inversione tre o quattro volte inveendo contro di noi, finché si è fermato e mi ha sferrato un pugno. “Ti at sè ’na sigagna, e mi gh’ho i miliard” ha urlato. Io sono caduta all’indietro e ho picchiato con la testa sul portone. Poi è filato via in direzione Porta Cerese. Sono ancora sotto shock, non so se riuscirò a superare questo momento», conclude L. L. che a ieri non aveva nemmeno pensato di sporgere denuncia.
«Lo farò domani, sperando che serva», dice. Ma data l’alta presenza di telecamere, non sarà difficile identificare l’aggressore.