La collezione Freddi riapre al pubblico nel Castello di San Giorgio

MANTOVA La collezione dell’imprenditore mantovano Romano Freddi è in “comodato d’uso” a Palazzo Ducale dal 2015. In quella data fu progettato un allestimento al Castello di San Giorgio per renderne visibili al pubblico le opere più significative. Il percorso espositivo – nelle immediate adiacenze della Camera degli Sposi – è rimasto aperto per lungo tempo e ha potuto essere apprezzato da centinaia di migliaia di visitatori. Chiusa di recente per un breve lasso di tempo, dopo alcuni lavori di riorganizzazione delle sale in coincidenza della mostra su Pisanello, la sezione del percorso museale può ora riaprire per consentire a turisti, studiosi e appassionati di apprezzare nuovamente i capolavori esposti. Romano Freddi iniziò ad acquistare opere d’arte intorno agli anni ’70. Fu a partire dai primi anni ’90 che la sua collezione assunse una propria forma e una struttura, grazie all’ingresso di alcuni capolavori, tra cui lo splendido affresco giottesco con il “Matrimonio mistico di santa Caterina” e un frammento della pala della Santissima Trinità di Rubens. La sua passione per il Rinascimento mantovano, lo portarono ad acquistare opere delle più varie tipologie – arazzi, piatti, calamai, bronzetti, mobili – che possono aiutare a comprendere meglio come si svolgeva la vita alla corte dei Gonzaga. Il nuovo percorso della collezione Freddi si presenta con alcune piccole modifiche rispetto a quello del 2015. Il Matrimonio mistico di Santa Caterina e i frammenti di affreschi strappati nell’Ottocento dalla Cappella Bonacolsi vengono spostati nella Cappella di Guastalla in Corte Vecchia, trovando così una loro contestualizzazione più organica all’interno del racconto della Mantova medievale, in rapporto agli altri pezzi delle collezioni di Palazzo Ducale.