L’Avis mantovana punta ad avere 20mila donatori all’anno, servono 30mila unità di sangue

MANTOVA  –  L’Avis provinciale ha dato il via a una campagna di sensibilizzazione che vede protagonisti i giovani. Questa ha lo scopo di raggiungere la quota di 20.000 donatori attivi all’anno, insieme a 30.000 unità di sangue e 7.500 unità di plasma donate. Il presidente Giacomo Savi spiega che si sono voluti scegliere «volti di donatori mantovani di età, sesso ed etnie diverse la cui unione è significativa per valori quali l’inclusione, la condivisione, l’empatia e soprattutto la gratuità del dono». Su questo punto insiste anche il vicepresidente della Provincia Massimiliano Gazzani, dichiarando quanto «il dono del sangue sia di vitale importanza e stia alla base di concetti quali l’associativismo e la solidarietà. Trovo inoltre che sia altrettanto importante portare la cultura del dono come attività di formazione che vanno implementate nei programmi delle scuole di I e II grado».
Francesco Aporti, sindaco di Borgo Virgilio, plaude invece alla probità di Avis in quanto a numero di donazioni: essa contribuisce in un numero anche superiore rispetto al totale di alcune altre regioni d’Italia. E la donazione è un gesto di grande generosità ma anche «il traguardo a cui mira questa nuova campagna – spiega Massimo Franchini, direttore della immunoematologia del “Poma” –. Grazie al cuore grande e allo spirito di solidarietà dei mantovani si riuscirà a incrementare le donazioni a tal punto da raggiungere l’autosufficienza regionale e nazionale». Anche Salvatore Mannino, direttore dell’Ats, prontamente offre il proprio supporto a nome della azieda.