Piccoli e medi supermercati per riempire i ruderi del centro di Mantova, nuove regole per la rigenerazione urbana

MANTOVA – Nell’ambito del bando promosso da Regione Lombardia denominato “Distretti del Commercio per la ricostruzione economica territoriale urbana”, l’amministrazione cittadina ha individuato una linea di lavoro chiamata “Urbanistica, mobilità e rigenerazione urbana” che si pone l’obiettivo di favorire iniziative di rigenerazione urbana in chiave commerciale attraverso il riuso e la valorizzazione di spazi pubblici e privati dismessi o sotto utilizzati all’interno del centro storico e definire nuovi criteri per l’insediamento delle medie strutture di vendita.
Recentemente, la giunta ha approvato i criteri per l’insediamento delle medie strutture di vendita, uno strumento che permette di ottenere da chi si insedia interventi di miglioramento dei quartieri a livello viabilistico, sociale e ambientale. Ogni nuova media struttura, compresa tra i 251 e i 2.500 metri quadrati, attraverso precisi criteri approvati, otterrà una valutazione oggettiva e un punteggio che rappresenta il valore sociale, occupazionale, ambientale e viabilistico dell’insediamento.
«Uno strumento innovativo, ha dichiarato l’assessore al commercio e attività produttive Iacopo Rebecchi attraverso il quale si possono recuperare immobili fatiscenti senza alcuna prospettiva e poter ottenere così effetti positivi: oltre a dare regole precise agli investitori, si possono altresì individuare strumenti compensativi per mitigare l’impatto di queste strutture nel territorio ottenendo così il giusto equilibrio tra libertà d’impresa e sostenibilità delle imprese nel tessuto cittadino».
In caso di criticità viabilistica dovranno per esempio essere proposti interventi per il miglioramento della sicurezza e della viabilità degli incroci e degli attraversamenti pedonali e ciclabili. Insediamenti realizzati con interventi edilizi che non garantiscono totalmente la riduzione dell’impatto ambientale ed energetico dovranno invece proporre azioni come l’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, l’acquisto di energia prodotta da fonti rinnovabili e la realizzazione di piantumazioni nel quartiere.
Per le organizzazioni imprenditoriali del commercio non vi è alcuna contrapposizione tra negozio di vicinato e medie strutture di vendita, che vengono considerate elementi costruttivi e importanti poli attrattori di vendita della città. «Le medie strutture commerciali possono essere un grande strumento di rigenerazione urbana per recuperare nei nostri quartieri spazi degradati e abbandonati», ha sottolineato l’assessore all’urbanistica Andrea Murari, offrendo al tempo stesso nuove opportunità di lavoro. «Ogni progetto presentato sarà attentamente valutato alla luce dei criteri che abbiamo approvato e chi si insedia dovrà essere disposto a investire anche per migliorare il quartiere in cui arriva».
Tutti gli accorgimenti volti a migliorare gli effetti degli insediamenti, per ottenere l’autorizzazione del Comune, dovranno essere approvati dalla amministrazione, ha ribadito la dirigente Stefania Galli, e trasferiti in uno specifico atto di impegno. Ad oggi, hanno trovato ispirazione negli obiettivi e nelle finalità della normativa alcuni gruppi imprenditoriali anche locali.