Collegamento a Mantova via acqua col Garda, flop annunciato

MANTOVA –  Partenza dal lago Superiore, e poi un percorso quasi parallelo alla attuale ciclabile Mantova-Peschiera, con tappe nel Parco del Mincio, Goito, Pozzolo, Molini di Volta Mantovana, Borghetto, Salionze e approdo a Peschiera. E ritorno, ovviamente. L’asta fluviale del Mincio fornirebbe così la via naturale e alternativa al “turismo lento” delle ciclabili in paesaggio mozzafiato. Nel mezzo, numerose opere idrauliche complesse, con chiuse e conche e attracchi turistici per via. Questo il progetto generale predisposto dalla Technital di Verona, e che lo stesso sindaco Mattia Palazzi ha inserito nelle proprie linee di mandato approvate dal consiglio comunale, in occasione della sua rielezione nel 2020.
Ma dall’idea alla sua realizzazione ci corrono in mezzo anche tanti nodi da superare, fra cui numerosi salti, più allargamenti dell’alveo fluviale, sostegni e conche, turbine, riattivazione di lanche in aree golenali e quant’altro. Tradotto alla spicciolata, ciò che pareva essere realizzabile con previsioni ottimistiche di 100 milioni, finisce per tradursi in un costo quasi doppio di 180.
Per intenderci, passare dal primo studio sinora realizzato a un vero e proprio progetto da mettere in cantiere, verrebbe a costare 13 milioni. E basta guardare gli elaborati sinora prodotti per capire la complessità dell’operazione, la quale dovrà essere funzionale anche con il Mincio in condizioni di “sete”, nella stagione estiva.
Ultimo, e non ultimo, il problema di rendere percorribile tutto il tratto Peschiera-Mantova a motonavi turistiche, che sotto parecchi ponti lungo l’asta allo stato attuale sarebbero interamente da rifare; stesso problema del resto che tocca la navigabilità del Fissero-Tartaro sino all’Adriatico, e che ad oggi penalizza il trasporto merci da e per il porto di Valdaro.
L’obiettivo poi di far partire e attraccare le motonavi a Porto Catena comporterà la risoluzione del non facile problema del dislivello idrico fra lago Superiore e laghi di Mezzo e Inferiore. Tutto sommato diventano persino piccoli dettagli gli interventi di rinaturazione di numerosi tratti, in ossequio alle disposizioni europee in materia ambientale.
Insomma, per fare movimentare questo turismo fluviale, lo studio commissionato dalla Provincia, e che coinvolge Aipo, Comune di Mantova e Comunità del Garda, diventa necessario adeguare il fiume al passaggio della motonave-tipo prescelta, con lunghezza massima di 38,5 metri e larga 5,05 con un pescaggio sotto la superficie di 2,20.
Vien da sé che, senza attingere ai fondi del Pnrr, il progetto è destinato a naufragare. Ma per il piano Ue, i lavori sono condizionati ai tempi: tutto dovrebbe concludersi entro il 2026. Una missione pressoché impossibile.