Lavoro, finalmente una gioia

LAVORO

MANTOVA Sono 117 i tirocini partiti dall’inizio del progetto “Finalmente una gioia”. Di questi 65 si sono conclusi mentre 19 sono tuttora in corso. Dei tirocini arrivati a termine, 35 hanno portato all’assunzione rapportabile al 54%. Un risultato significativo, se rapportato ai risultati del “decreto dignità” che vede nella nostra provincia un tasso di stabilizzazione non superiore al 15-17%. Meno di 1 su 5 trova un’occupazione stabile.

Sono invece 33 i tirocini conclusi prima del termine per diversi motivi, dalla scelta di riprendere gli studi all’aver optato per altre opportunità lavorative. Si tratta di tirocini di 6 mesi, remunerati con le risorse del Comune, 500 euro al mese, e con una premialità per l’azienda in caso di stabilizzazione. Resta a carico dell’azienda solo l’importo di 500 euro una tantum destinato alle agenzie di collocamento che collaborano al progetto. L’amministrazione comunale ha messo a disposizione 500mila euro all’anno per tre anni.
I settori in cui si sono attivati i tirocini sono quelli del commercio (17%), studi professionali (16%), pubblici esercizi (18%), artigianato (12%), servizi (21%), industria e Pmi (16%).
I giovani che hanno partecipato sinora al progetto sono per il 53% maschi e per il 47% femmine. Il 45% ha un’età compresa tra i 25 e i 29 anni, il 28% è tra i 22 e i 24 anni e il 27% va dai 16 ai 21 anni.
Per l’assessore al bilancio Giovanni Buvoli, la volontà dell’ente è di «incentivare il lavoro vero coi suoi effetti positivi sull’economia reale, e non la rendita passiva di provvedimenti come il reddito di cittadinanza. Per questo abbiamo voluto dare una risposta concreta al bisogno di certezze dei giovani con questa azione di politica del lavoro, nonostante non sia competenza dei comuni. Inoltre la nuova edizione, è aperta alla partecipazione anche di giovani universitari».

Rilevante anche il dato sul livello di istruzione che vede per il 49% giovani diplomati e per il 12% laureati. Il 26% ha la licenza media mentre l’11% ha qualifiche e attestati. Il 41% dei tirocinanti viene da una situazione di ricerca della prima occupazione mentre il 59% aveva un lavoro ma lo ha perso. Come sintetizza l’assessore al welfare Andrea Caprini, «favorire la creazione di un progetto di vita solido e stabile per i giovani è la nostra priorità. Dal lavoro, al bonus affitti, dagli asili gratis all’università. Ogni giovane che trova occupazione stabile è un pezzo di futuro che prende forma, coraggio e consistenza».

Possono accedere al progetto i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 29 anni compiuti, residenti nel Comune di Mantova, in stato di disoccupazione, e che non stiano svolgendo servizio civile o un tirocinio extra-curriculare. Per le imprese che vogliono aderire è necessaria la sede legale o operativa nel mantovano.