MANTOVA Si parte. Oltre ai lavori già partiti ieri per la riqualificazione di piazza Alberti, il Comune entra nel vivo della rigenerazione urbana più impegnativa: i primi due lotti di Mantova Hub, secondo lo studio dell’archistar Stefano Boeri. Due aree di particolare degrado nella periferia Est a scavalco tra Fiera Catena e Valletta Valsecchi che si avvalgono del contributo sostanzioso di 18 milioni derivanti dal “bando periferie” lanciato dalla presidenza del consiglio di Matteo Renzi, oltre che dei 4,3 stanziati dalla Regione.
In queste prime due tranche sono ricomprese la piazza, con abbattimento del “magone” contiguo alla ex ceramica, e la palestra di servizio al futuro plesso scolastico “Mantegna” che sorgerà, appunto, sulle tracce della ceramica in forma di “archeologia industriale”.
L’area d’intervento sulla piazza, oggi interessata da un manufatto di notevole dimensione a grezzo, interessa, tra piani sopraelevati e aree impermeabilizzate tutte la superficie utile della porzione nord del progetto. La rimanente è invece interessata da un parcheggio, da alcune superfici a terreno fortemente antropizzate e da un’area impermeabilizzata di competenza dell’opificio industriale dismesso.
A seguito della demolizione dello scheletro in cemento armato su via Grayson il progetto prevede di riscoprire un grande spazio pubblico prevalentemente verde, un luogo collettivo di aggregazione per il gioco, la sosta, l’incontro. Un luogo che riscopre la cortina edilizia su via Cappadocia assegnando a questo un ruolo urbano originario.
L’intervento prevede il recupero della viabilità perimetrale all’area con realizzazione di stalli di parcheggio pavimentati, su via Grayson e inerbiti su via Cappadocia. Sul fronte ovest invece, il parco in progetto, si attesta su via Grayson con un filare di tigli a est degli stalli e del relativo passaggio pedonale.
Secondo il progetto pubblicato sul sito di via Roma, quel filare di tigli presenta uno sviluppo di impianto piuttosto fitto di 6 metri sulla fila, in modo da ottenere una rapida chiusura rispetto alla viabilità comunale, vera finalità dell’inserimento. Nel prato, elemento centrale del progetto, sono disposte varie panchine.
Quanto alla palestra, il progetto scaturisce da uno studio delle carte storiche e si inserisce coerentemente all’interno del masterplan progettuale. Si tratta infatti di un progetto integrativo e complementare alle attività pubbliche del Mantova Hub.
È prevista la realizzazione di un impianto da destinare alle attività di pallacanestro, pallavolo, calcio a cinque. In dettaglio l’edificio si compone di due volumi: uno per lo spazio sportivo, con 12 setti portanti in cemento armato e copertura a doppia falda, sorretta da travi in legno lamellare; un altro volume più basso per gli spogliatoi e le attività di supporto, con struttura a pilastri e con copertura piana. Adiacente alla palestra, inseriti in un volume più basso con copertura piana e su due livelli, al piano terra è il blocco funzionale che ospita l’atrio di ingresso principale, la biglietteria o infopoint.