MANTOVA Un Natale al buio? Questo si va paventando in città, dopo che molti comuni italiani, fra cui Milano hanno prospettato l’ipotesi concreta di contenere le spese dell’energia elettrica, dati i vertiginosi rincari delle bollette, sacrificando le luminarie delle prossime festività. E Mantova?
Al momento, tranquillizza l’assessore al commercio Iacopo Rebecchi, la città e la sua amministrazione parrebbero intenzionate a mantenere gli impegni con la tradizione. I rincari ci sono stati, d’accordo, al punto che lo stesso sindaco Mattia Palazzi tre giorni fa ha dichiarato pubblicamente che i costi vivi delle bollette energetiche e di riscaldamento hanno letteralmente raddoppiato le bollette degli immobili del Comune, portando le spese vive a circa 3,5 milioni di euro, dagli 1,7 di prima. Ma come precisa ulteriormente Rebecchi, i 70mila euro più Iva destinati alle luminarie natalizie rimarranno, anche perché sono già stati accantonati. «Dobbiamo solo procedere con la gara, e questo avverrà a giorni».
Sono gli stessi soldi messi a disposizione anche lo scorso anno, spiega Rebecchi, e nel caso delle luminarie i costi dei rincari sulle bollette energetiche non ricadranno sui mantovani, ma sulla sola ditta che vincerà la gara, così come avvenuto anche nelle precedenti occorrenze. Il che in ogni caso potrebbe aprire diversi scenari: a parità di stanziamento, quante ditte vorranno concorrere, sapendo che i loro costi energetici sono più che raddoppiati?
Non solo. Posto che, come già qualcuno teme dai banchi del consiglio di via Roma, la gara non vada deserta, è evidente che non potranno essere mantenute le stesse condizioni di illuminazione negli assi viari e nei quartieri come lo scorso anno. Per volontà del sindaco infatti, tutte le principali vie del commercio del centro, ma anche dei quartieri periferici, dovevano poter vantare l’illuminazione festiva. Come potrà avvenire ancora tutto ciò a costi raddoppiati?