Morti sul lavoro, Mantova in zona rossa: quattro vittime da inizio anno

MANTOVA –  Continua la strage delle cosiddette morti bianche. Come scrive in un rapporto l’osservatorio Vega Engineering, che da anni si occupa di sicurezza sul lavoro, a metà anno le vittime sono già 469, con un più 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Come si legge nel report, a finire in zona rossa a fine giugno 2024, con un’incidenza superiore a più 25% rispetto alla media nazionale (pari a 15,4 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori), sono: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Sicilia, Campania, Emilia Romagna e Umbria. In zona arancione: Abruzzo, Puglia, Calabria, Lazio e Basilicata. In zona gialla: Lombardia, Toscana, Piemonte e Liguria. In zona bianca: Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Molise, Marche e Veneto. Per quanto concerne invece le province, Mantova, con il 28° posto si posiziona in fascia rossa (incidenza superiore a 1,25 – quindi oltre il 25% – rispetto alla media nazionale). Nella provincia virgiliana, infatti, nei primi sei mesi del 2024, i casi di infortuni mortali in occasione di lavoro sono stati quattro su un totale di 181.482 occupati, con un’incidenza del 22% rispetto alla media nazionale. Anche per i primi sei mesi dell’anno l’Osservatorio ha elaborato l’identikit dei lavoratori più a rischio per fascia d’età. E lo fa sempre attraverso le incidenze di mortalità (per milione di occupati). Un dato, quest’ultimo, che continua ad essere preoccupante tra i lavoratori più anziani. Infatti, l’incidenza più elevata si registra proprio nella fascia dei lavoratori ultra 65enni (con incidenza del 65,8), seguita dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni (con incidenza pari a 23,8. Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro nei primi sei mesi dell’anno sono stati 81 su un totale di 364, con un rischio di morte sul lavoro che risulta essere quasi triplo rispetto agli italiani.