SABBIONETA Capitale cinquecentesca di un piccolo ducato, Sabbioneta è un unicum a livello mondiale e come tale è un riferimento soprattutto in campo turistico e culturale. È in questo contesto che, grazie alla collaborazione con il gruppo Barattamici, il coordinatore delle Pro loco Oglio Po Alberto Sarzi Madidini terrà sul web una conferenza dal titolo “Sabbioneta internazionale”, focalizzata proprio sulle relazioni cosmopolite della città fondata da Vespasiano Gonzaga. Illustrerà gli aspetti internazionali della città come quelli legati all’Unesco, al duca come “uomo europeo”, nonché agli artisti sabbionetani famosi all’estero. <<Sabbioneta – afferma Sarzi Madidini – può vantare nella sua storia secolare una stamperia di fama mondiale, legami con le opere di Shakespeare, di essere stata location per documentari, film e fiction e raccontata da scrittori e fotografi di fama. Inoltre è apparsa su libri e riviste pubblicati in ogni parte del mondo. Sulla città gonzaghesca si sono concentrati studi di rinomate università straniere, che hanno portato nuove conoscenze; la sua fama globale ha favorito il turismo e spinto personalità di livello planetario a visitarla>>. Sarà dunque una conferenza per illustrare i rapporti con gli altri paesi, presentare cosa la “città ideale” ha offerto al mondo, cosa ne ha ricevuto in cambio e chiarire quale è la percezione della città gonzaghesca oltre i confini nazionali. Un ruolo di primo piano che per Sabbioneta sarà centrale per il rilancio che si prospetta nel dopo pandemia. Proprio questa settimana è stato riaperto l’Infopoint e sono riprese le visite a tutti i monumenti. Sono tutti invitati a collegarsi venerdì 30 alle 21 on-line a uno di questi link: la pagina facebook del gruppo Barattamici, la pagina facebook di Casa Ottolenghi, oppure il canale youtube di Alberto Sarzi Madidini. E non finisce qui: è ancora in data da definire, ma nel mese di giugno si prospetta un altro interessante appuntamento con “Sabbioneta, ciack si gira”, dedicato alla “città ideale” come set cinematografico. (Ugo Boni)