No Vax di confine: Mantova guarda a Brescia

MANTOVA – Ci sono i No Vax del gruppo Vivi o V-V se si preferisce, e quelli di Ancora Italia allargati ai No Green pass, movimento trasversale alle correnti politiche, ma di ispirazione sovranista. I primi sono gli autori dell’incursione dello scorso dicembre davanti alla scuola elementare San Pietro di Castiglione. Otto di questi attivisti l’altro ieri sono stati fermati in Francia dalla polizia transalpina perché sospettati di avere compiuto alcune azioni di “disturbo”. Fanno parte di una cellula con base nel Bresciano che avrebbe collegamenti anche con il Mantovano, anche se non risultano militanti della nostra provincia tra le loro fila. Ciò che invece risulta tra i militanti di Ancora Italia, anche in questo caso con una cellula nel Bresciano. Le riunioni settimanali si terrebbero nell’hinterland bresciano in un luogo segreto messo a disposizione da un simpatizzante. I contatti tra i militanti avvengono tramite i canali di Telegram o con il passaparola. Quanto a Mantova, oltre al gruppo di No green pass che si dà appuntamento tutti i sabati pomeriggio in centro, non risultano altre formazioni del genere. Gli interventi delle forze dell’ordine in materia di Green pass riguardano soprattutto Mantova. Molto spesso si tratta di giovanissimi che respingono la richiesta di mostrare il Green pass fatta dai controllori sui mezzi pubblici. L’intervento delle forze dell’ordine di solito basta a risolvere la questione senza altre conseguenze.