onfronto in Confindustria tra i candidati. Parola d’ordine: infrastrutture

MANTOVA – Dura più di un’ora e mezza il confronto tra Mattia Palazzi e Stefano Rossi, organizzato da Confindustria Mantova per gli imprenditori associati. Dopo i saluti del delegato di zona Alberto Zacchè, è il presidente Edgardo Bianchi a porre le prime domande su temi di attualità cari agli imprenditori: infrastrutture e ottenimento della zona logistica semplificata (Zls) a Valdaro. Per Rossi la strategia di rilancio infrastrutturale della città passa dalla realizzazione di una tangenziale ovest e dalla creazione di una metro di superficie che colleghi Mantova a Verona, passando da Villafranca e dal Catullo.
Due soluzioni di difficile attuazione secondo Palazzi, che ricorda come l’ipotetica metro abbia costi di gestione che il Comune non potrebbe sostenere, 1.600.000 euro l’anno stimati da Rfi. Anche sulla tangenziale ovest Palazzi attacca: «Tra la progettazione e la realizzazione dell’opera passerebbero 10/15 anni. Oggi abbiamo già la possibilità di chiudere il sistema delle tangenziali con l’asse sud, ma tocca alla Regione dirci se vuole fare o meno l’opera, che è inclusa nella Mantova-Cremona».
Entrambi i candidati hanno dato grande importanza alla valorizzazione del porto di Valdaro, «fatto gestire a chi ne ha le competenze manageriali» secondo Rossi, mentre Palazzi rivendica «abbiamo quasi sanato la Valdaro spa senza toccare 1 euro di risorse del Comune. Abbiamo chiesto alla Regione di assegnare la delega per la gestione del porto alla Valdaro spa, coinvolgendo A22 e Quadrante Europa, dopo aver completato le opere di collegamento intermodale. È un progetto da 200 milioni, su cui ci giochiamo 2/3 dello sviluppo, che potrebbero essere finanziati con il recovery fund».