Palazzi e altri sindaci chiamati da Zingaretti

MANTOVA Non era presente l’altra sera in consiglio comunale, e solo ieri si è saputo perché dal Fatto quotidiano: il sindaco  Mattia Palazzi era a Roma assieme a un nutrito stuolo di sindaci “a rapporto con il segretario nazionale  Nicola Zingaretti.
“Tutti i sindaci dem in soccorso al segretario” titolava il Fatto, alludendo a un compattamento dei primi cittadini attorno al leader del partito minacciato di scissione dall’ex predecessore  Matteo Renzi. Ben 22 i primi cittadini da nord a sud (molti dei quali dichiaratamente renziani), e sul tavolo, ufficialmente, l’impegno del partito dem sulle priorità dei cittadini. Non altro?
A detta dello stesso Palazzi si sarebbe trattato di un incontro quasi “tecnico”, prima che politico. «Prima che con Zingaretti ci siamo incontrati con il sottosegretario agli interni  Achille Variati, già sindaco di Vicenza per due mandati, e con lui ci siamo confrontati sulla questione dell’autonomia, cercando di mettere assieme una cordata di sindaci proprio su questa materia».
Nient’altro, ribadiamo? Sì, l’appuntamento al Nazareno ha avuto anche un risvolto politico, ammette il primo cittadino, ma a suo dire non si è fatta alcuna conta dei sindaci renziani o rimasti fedeli al modulo dem ufficiale. «Con Zingaretti ci siamo confrontati esprimendo giudizi amministrativi sulle cose che ci aspettiamo dal governo: dico riforme e misure varie».