Parte oggi in bicicletta per il giro del mondo in due anni

Avventura estrema sulle due ruote

MANTOVA Si è preso una aspettativa di 2 anni dall’azienda di famiglia per coronare un sogno: percorrere in bicicletta tre continenti per un totale di oltre 20mila chilometri – che grossomodo equivalgono alla metà dell’equatore terrestre. E proprio oggi inizierà quest’avventura partendo dall’ultimo dei continenti, dal “nuovissimo mondo” australiano.
Si chiama  Francesco Bassi, 25 anni, di Stradella. Una grande passione al suo attivo: la bici. Un grande amore: la sfida. Una grande meta: vivere. Dal connubio di questi sentimenti è nato in lui il progetto sul quale sta lavorando da tempo, preparandolo nei minimi dettagli: fare il giro del mondo sulle due ruote, escludendo per ora soltanto le due Americhe. Ma ce n’è comunque abbastanza per fare entrare il giovane Francesco nel guinness dei primati – quantomeno a livello nazionale, se non planetario.
L’ultimo passo dei preparativi è stato quello di mettersi in aspettativa dall’azienda di famiglia, la Comet Oleodinamica di Porto Mantovano. Malgrado qualche storcimento di naso da parte dei genitori, lui è sicuro di ciò che sta per fare. E lo dimostrerà da oggi, quando prenderà il volo all’indirizzo di Darwin, in Australia, da cui comincerà la sua avventura. Lì lo aspetteranno 3.100 chilometri di pedalate nel deserto per raggiungere Adelaide, e quindi Melbourne, Sidney e Brisbane. Il che, nel complesso, porta il contachilometri parziale di questo primo step australiano alla bellezza di quota 6.100.
Ma non siamo che all’inizio. Da lì un nuovo imbarco per spostarsi nella “vicina” Nuova Zelanda, dove da Auckland si spingerà sino alla punta meridionale raggiungendo Bluff; il tutto per altri 3.000 chilometri circa. E a quel punto per Francesco sarà giunto il momento di lasciare l’Oceania e rientrare finalmente sui vecchi continenti.
La successiva destinazione sarà Singapore, cui arriverà in nave, e qui, per una lunga serie di passaggi di stati asiatici, attraverso Thailandia, India, Tibet, Nepal e via e via, si “avvicinerà” a casa passando per l’Europa dell’Est. Tappa conclusiva: Mantova. In quest’ultimo segmento di viaggio la sua bici avrà realizzato altri 12mila chilometri circa.
«Lascio la lamiglia, gli amici e il lavoro, convinto però di tornare a casa fra due anni con dei sogni realizzati. Ognuno – spiega Francesco – deve realizzare i propri sogni, deve scoprire la bellezza della vita e l’essenza per capire e conoscere se stesso. Sono ben consapevole che ci saranno mille insidie, ma l’importante è fare ciò per cui ci brillano gli occhi, e trovare se stessi sulla strada dei sogni più attesi».
Certo, non sarà un assalto allo sbaraglio. La preparazione atletica di Francesco Bassi dura da mesi, e così i preparativi di base che spaziano dalle vaccinazioni ai visti internazionali, dalla scelta dei mezzi di locomozione all’accessoristica. Si servirà di una bici gravel da corsa con telaio d’acciaio e gomme da sterrato anti-foratura, e poi borse, cibo, telefono satellitare, computer portatile… E una promessa: quella di tenerci tutti aggiornati sui social network, e di rivederci a Mantova nella primavera del 2021.