MANTOVA Li chiamano i “gemelli Lupin” del crimine. Agili e imprendibili riescono sempre a farla franca. Nemmeno il Ris riesce ad incastrarli. Sono gemelli omozigoti, due gocce d’acqua e persino il loro Dna è indistinguibile. E durante i processi continuano ad essere assolti perché le prove e le tracce raccolte a loro carico non si sa a chi ascriverle, se a uno o all’altro: Eduard e Edmond Trushi, fratelli 34enni di origini albanesi, sulla carta ancora residenti a Castiglione delle Stiviere, di fatto pendolari di furti e rapine un pò in tutto il nord Italia, hanno il codice genetico praticamente uguale, soltanto complicatissimi esami potrebbero identificarli, ma non sono ancora in possesso delle forze dell’ordine. Mercoledì scorso in tribunale a Verona c’è stata l’ennesima assoluzione. L’imputato era sempre Eduard, stavolta a processo per una violenta rapina in casa a Nogarole Rocca, nella provincia veronese. Il bandito perde il cappellino, ci sono tracce di sudore. Nuove analisi al Ris e, ancora una volta, la banca dati interforze evidenzia il nome di Eduard Trushi. Ma il giudice Laura Donati è costretta ad assolverlo, sempre