Povertà educativa, il Comune a caccia di fondi con il progetto “Facciamoci Spazio”

MANTOVA Il Comune di Mantova ha candidato il progetto “Facciamoci Spazio!” al bando ministeriale “Educare in Comune” con una richiesta di finanziamento di 350.000 euro, il massimo del contributo previsto dall’avviso, per realizzare azioni a contrasto della povertà educativa. “Una priorità – ha dichiarato l’assessore alle Politiche per la Famiglia Chiara Sortino – in quanto le misure intraprese per bloccare l’espansione della pandemia da Covid-19 hanno avuto un grave impatto sulla vita dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie. All’aggravarsi della deprivazione materiale dovuta all’emergenza sanitaria, si aggiunge anche la deprivazione educativa e culturale dovuta alla chiusura prolungata delle scuole e degli spazi educativi della comunità e al confinamento a casa. Tale privazione prolungata rischia di avere effetti di lungo periodo sulla tenuta delle famiglie e delle nuove generazioni. Il rischio è quello di vedere, nei prossimi anni, se non si interviene subito, un balzo in avanti della povertà economica ed educativa”.

Attraverso la progettualità, ideata grazie alla preziosa collaborazione tra i diversi settore dell’Ente e partners quali Festivaletteratura, Fondazione Palazzo Te, Segni d’Infanzia, Pantacon, Alkemica, SSD Mantovana Calcio, si intendono promuovere servizi e interventi di welfare di comunità nei quali bambini, adolescenti e le proprie famiglie diventino non solo protagonisti degli interventi, ma anche soggetti attivi in un’ottica di empowerment.

“Il progetto intende ridare uno ‘spazio’ – ha aggiunto l’assessore –, inteso come un luogo inclusivo e aperto, in cui trovarsi e ritrovarsi, sviluppare le relazioni, crescere e creare cittadinanza attiva grazie alla fruizione di interventi che avranno come obiettivo strategico quello di favorire la partecipazione alla vita culturale, la conoscenza dei processi artistici e dei beni naturali della città di Mantova attraverso il coinvolgimento dei diretti interessati. Tutto questo agendo dentro (con attività didattiche) e fuori (con attività ludiche) la scuola e coinvolgendo l’intera comunità educante. Vogliamo arginare l’isolamento, promuovere il rispetto delle differenze culturali, linguistiche, religiose e di genere esistenti, contrastare la povertà educativa e sostenere le potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali delle persone di minore età, al fine di renderle attive e responsabili all’interno delle comunità di appartenenza”.

Una delle macro-azioni vede il coinvolgimento del Centro per le Famiglie “Insieme”, per dare informazioni e svolgere attività di orientamento e sostegno, con la finalità di individuare e raccogliere bisogni e necessità in una logica di benessere, prevenzione del disagio e sostegno alla genitorialità. “Proprio in collaborazione con il Centro per le Famiglie – spiega Chiara Sortino – avvieremo anche una sperimentazione di Affido Culturale, un servizio concreto alla comunità che funziona e si basa su un mutuo scambio tra famiglie, quelle che si offrono volontarie e quelle destinatarie del progetto. Le ‘prime’ (famiglie-risorsa) che frequentano normalmente gli spazi culturali del territorio affiancheranno le ‘seconde’ che hanno bisogno di aiuto e supporto. Chi aderirà a questa iniziativa potrà usufruire di scontistiche dedicate per vivere l’offerta culturale della città”.

Grazie alla collaborazione con la Rete territoriale antiviolenza, di cui il Comune di Mantova è ente capofila, un’attenzione particolare verrà dedicata al coinvolgimento di minori vittime di violenza assistita, aprendo così un canale diretto ed efficace per offrire percorsi psico-socio-educativi personalizzati, con l’obiettivo di liberarsi dalle dinamiche della violenza.

“Auspichiamo che la nostra idea venga accolta con favore dal Ministero – ha concluso l’assessore Sortino – in modo tale da poter garantire tutto questo gratuitamente e a tutti i ragazzi della città per un intera annualità. Un’opportunità di sperimentazione che poi, in base al gradimento e all’efficacia, abbiamo intenzione di rendere strutturale sul territorio, rafforzando la sinergia con i partner e ampliando a nuovi soggetti”.