Rapinato dal cliente: non voleva pagare e chiedeva altri soldi

MANTOVA Rapinato da un cliente abituale che tra l’altro gli doveva quasi 100 euro ancora dai tempi del primo lockdown. È quello che è capitato sabato scorso al titolare della rivendita di giornali e tabaccheria di Pietole che si affaccia sulla ex statale Romana. Rapina per la quale è finito in manette Ciro Aprea, 50enne attualmente residente proprio a Pietole. «È entrato qui verso mezzogiorno – racconta il negoziante – e mi ha detto: Corrado ho solo dei soldi da spendere. Poi ha cominciato a prendere di tutto: sigarette, riviste, gadgets. Alla fine il conto era di 1087 euro, solo che al momento di pagare mi fa: dammi anche 60 euro. È stato allora che è successo – racconta ancora l’edicolante -. Gli ho detto che tutto quello che aveva messo in macchina doveva tornare subito nel negozio, e mentre andavo verso la sua auto ho sentito un colpo molto forte dietro la testa». L’uomo sarebbe così finito Ko per qualche istante mentre il 50enne se la svignava con il suo carico di refurtiva. Il tempo di rialzarsi e il negoziante, nonostante avesse battuto la faccia rompendo gli occhiali e perdesse sangue, riusciva a chiamare i carabinieri. Poco dopo sul posto intervenivano i militari di Borgo Virgilio, che sono partiti subito alla ricerca del 50enne. «Lo hanno trovato a casa poco dopo – racconta ancora il titolare dell’edicola -. So che lo hanno portato dentro». Ieri la convalida dell’arresto per l’accusa di rapina impropria; il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 50enne. Quello di sabato scorso non è stato il primo episodio del genere «ma fino ad ora mi sono sempre difeso – aggiunge l’edicolante mostrando un bastone che tiene dietro al banco -. Il vero problema è che vorremmo cedere l’attività perché io e mia moglie ormai abbiamo una certa età, e siamo stanchi – dice accennando a un paio di cartelli con la scritta “attività in vendita” esposti davanti all’ingresso -. Però nessuno si fa avanti. Appena sentono che c’è da alzarsi all’alba e da lavorare anche il sabato e la domenica ci ripensano. Più facile fare rapine, anche se si finisce in galera.