Riqualificazione di Fiera Catena: via ai lavori in tutti i capannoni da San Nicolò

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MANTOVA – È forse questa la parte più impegnativa, finanziariamente parlando, del comparto di “Mantova Hub”, ossia il piano di rigenerazione urbana prospettato dall’archistar Stefano Boeri nel 2015 e decollato grazie alla consistente assegnazione di 18 milioni del “Bando Periferie” varato dal governo Renzi. I cinque capannoni “ex militari” nell’area di San Nicolò ricevuti dal demanio dello Stato dovevano diventare, assieme alla riqualificazione della ex Ceramica, il cuore del progetto complessivo di riqualificazione di Fiera Catena. E già sul primo dei cinque si sono mosse le maestranze. Adesso tocca agli altri quattro che hanno dovuto in questi anni recepire svariate varianti progettuali, fra cui quella più consistente dovuta al rispetto dei precetti ebraici – dato che tali strutture insistono nel vecchio cimitero ebraico donato nell’800 al Comune dalla comunità israelitica locale col vincolo di non poter essere manomesso.
Sembra comunque entrato in una fase cruciale il recupero di tutte le strutture che andranno a servizio di progetti sociali e culturali. In queste ore l’amministrazione di Mattia Palazzi ha ridisegnato il quadro economico che dai circa 9 milioni iniziali utili al recupero di sole varianti ne conterà circa 13 in più. Per l’esattezza, si parla di 13.352.228,82 euro compresi gli oneri per la sicurezza: cifra fissata già durante la ricognizione fatta circa tre anni fa, e ulteriormente ritoccata di recente.
In dettaglio: per lavori aggiuntivi o opzionali, il capannone 1 è cresciuto nella spesa di 1.535.432,07 euro; il secondo di 1.645.743,70; il terzo di 1.259.531,82; il quarto di 2.173.948,07, e infine il quinto di 2.053.896,51.
A tali cifre vanno aggiunte quelle che, di soli aumenti sul budget iniziale, vanno alla riqualificazione della ex polveriera (+ 1.531.823,67 euro) e quelli per opere di sistemazione esterna (+ 2.861.363,06 euro); il tutto al netto degli oneri per la sicurezza che complessivamente assommano a 290.489,92 euro. Resta fuori dal conteggio la ex Casa del custode che attende il benestare della Soprintendenza.

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