Sanità in emergenza: due nuovi casi di legionella e ospedali pieni

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MANTOVA Due nuovi casi di legionella sono stati registrati all’ospedale Carlo Poma di Mantova. Si tratta di due pazienti ricoverati nelle ultime due settimane, giunti in ospedale come casi di polmonite, un uomo sui 75 anni e un altro di circa 60 anni; entrambi residenti in provincia. Parlare di epidemia è prematuro e oltre modo fuori luogo, in particolare dopo l’esito delle indagini sulla presunta episdemia dello scorso anno, quando tra la Bassa Bresciana e l’Alto Mantovano vennero segnalati decine di casi. La procura di Brescia aprì un’inchiesta al riguardo, terminata con l’archiviazione sancita dal fatto che per la legge almeno non si era trattato di alcuna epidemia. Così pare per questi ultimi casi di legionella emersi dagli accertamenti su due pazienti che si erano presentati al Carlo Poma con i sintomi di una polmonite. Il tempo di potere disporre degli esiti degli esami di laboratorio che veniva accertato trattarsi di legionella. Mentre i due pazienti, nessuno dei quali sarebbe in pericolo di vita, venivano ricoverati in reparto per le terapie del caso, partiva la segnalazione alle autorità competenti di questi due casi. Nuovi casi che per certi versi vengono considerati “fuori stagione”: la legionella, infatti, sarebbe un virus che viene contratto per via aerea e che proviene principalmente da impianti di condizionamento. Quanto al numero di casi, questo potrebbe anche aumentare visto che nelle ultime settimane sono stati numerosi glu utenti che si sono rivolti al Carlo Poma perché denunciavano i sintomi della polmonite. Da questa mini-ecatombe di polmoniti, cui si è aggiunta durante il week-end appena trascorso un’impennata di casi di gastroenerite a colpire in modo particolare i pazienti più anziani, si passa poi a quella che per il momento è la vera emergenza sanitaria a Mantova; quella dei posti-letto in ospedale. Già nelle prime ore di ieri, infatti, risultavano esauriti i posti-letto nei reparti chiave, in quello di Medicina in particolare, dei plessi ospedalieri di tutta la provincia. Zero posti letti a Mantova, lo stesso di Asola e Pieve di Coriano. Del resto la situazione era ben palesata dalle corsie del pronto soccorso intasate di pazienti ricoverati sulle barelle in attesa di essere dimessi o trasferiti in reparto secondo necessità. La “solita emergenza” dicono in reparto lasciando intendere che il peggio deve ancora arrivare.