Morire per andare al lavoro, gli invisibili delle morti bianche

incidenti

MANTOVA Le statistiche dei morti per infortuni sul lavoro non tengono conto di quelli in itinere; un mancato calcolo, questo che finirebbe per raddoppiare il numero delle vittime. Un aspetto che viene sottolineato dall’Osservatorio Indipendente, che da oltre 10 anni documenta i casi di morti di lavoro. Così i 606 morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno diventano più di 1200 se si conteggiano anche coloro che hanno perso la vita in incidenti stradali mentre si recavano al lavoro oppure mentre erano in viaggio proprio per lavoro. Un trend che riguarda anche la nostra provincia. A Mantova dal primo gennaio al 31 ottobre hanno perso la vita sei lavoratori in altrettanti infortuni, ma a questo conteggio mancano le vittime di incidenti stradali. In particolare quest’anno si sono contate numerose tragedie lungo il tratto mantovano dell’A22. L’ultima in ordine di tempo risale a un apio di settimane fa, quando un 27enne di Vigasio ha perso la vita tamponando con il suo furgone un autoarticolato che procedeva a basa velocità per i rallentamenti dovuti a un cantiere mobile. Non a caso il settore dell’autotrasporto con il suo 12,9% di vittime è il terzo dopo agricoltura ed edilizia, considerando che spesso le sue vittime non vengono conteggiate come tali perché intervengono enti diversi da quelli dello Spsal