Sottopasso Fs, 3 milioni per non risolvere i problemi

stazione via pitentino (alt)

MANTOVA Cancelli al sottopasso da chiudersi nelle ore notturne. Una prescrizione presente nel progetto delle Rfi per quanto riguarda il passaggio ipogeo di piazzale Don Leoni che inevitabilmente lascia intendere un mantenimento del passaggio pedonale a raso davanti alla stazione Fs. Altrettanto inevitabile l’alzata di scudi delle minoranze consiliari che a questo punto giudicano ingiustificabile l’intera infrastruttura. Se rimarranno in essere le “zebre” davanti alla stazione, chi utilizzerà mai quel sottopasso? Chi preferirà farsi, fra discesa e risalita, oltre 40 gradini per entrare o uscire dallo scalo ferroviario, piuttosto che attraversare direttamente la strada? E se tanto sarà – e tutto lo lascia credere – che senso avrà avuto spendere oltre 3 milioni di euro (2,2 da parte di Rfi e il resto dal Comune) per un bypass che nasce inutilizzato, senza speranza di vedere risolto lo snodo di piazza Don Leoni e via Pitentino?
Il primo a sollevare il problema è il capogruppo di Forza Italia Pier Luigi Baschieri. «Ben venga la riqualificazione dell’area esterna della stazione. Vero è che se il duo Palazzi-Murari pensava di risolvere l’annoso problema del traffico di via Pitentino col sottopasso si sbaglia di grosso. A dimostrarlo sono gli elaborati progettuali di Rfi. A questo punto è lecito domandarsi chi veramente deciderà di utilizzare due ascensori ovvero scendere 13 metri per arrivare ai binari quando può attraversare ancora le corsie stradali. La sensazione è quella di trovarsi di fronte a un make-up estetico senza risolvere il problema del traffico di attraversamento».
Il leader dell’opposizione Stefano Rossi (Mantova ideale) ne rimarca i costi sociali su Facebook: «Immaginiamo quale sarà la scelta dei pendolari durante il giorno: fare tre rampe di scale per arrivare sottoterra addirittura a -13 metri, oppure attraversare, anche solo per abitudine, rapidamente la strada in superficie? Più di 3 milioni (di cui 900mila dei mantovani), buttati per eliminare un attraversamento pedonale, che a detta degli amministratori avrebbe dovuto risolvere i problemi di traffico di via Pitentino, che ora scopriamo dovrà essere conservato».
Non da meno il capogruppo leghista Andrea Gorgati alza lo scudo e lo spadone del guerrirero di Giussano: «Palazzi sta seguendo le orme di Burchiellaro. Il sottopasso di Cittadella del tutto inutilizzato ci dice quale sarà il futuro di questo in piazza Don Leoni. O di giorno metteranno paratie mobili per obbligare gli utenti delle ferrovie a usare il sottopasso, oppure servirà il “portinaio” fisso che di giorno chiude il passaggio a raso, e di notte lo riapre. Ma non è pensabile concepire questo nodo stradale come un “Mose”». E il capogruppo di Fratelli d’Italia Luca de Marchi aggiunge: «È stato un capriccio di questa giunta che costerà oltre 2 milioni alle ferrovie e circa un milione alla collettività mantovana. Non serve un genio per capire che tra un attraversamento a raso e quello sotterraneo tutti, per fretta e risparmio di forze, preferiranno attraversare la strada direttamente, come si è sempre fatto. E il traffico manterrà i ben noti rallentamenti. Al primo consiglio utile farò presente questo problema, del quale la giunta ci ha tenuti regolarmente all’oscuro».