Stadio, test statici già superati nei distinti

MANTOVA A vedersi in fotografia le condizioni dello stadio “Martelli” parrebbero disastrose. Soprattutto le strutture portanti dei distinti, realizzate nel 1961 modificando preesistenti fondamenta dell’epoca fascista, evidenziano distacchi nei calcestruzzi in cemento armato che evocano lo spettro del ponte Morandi di Genova. Inoltre, lo stato di degrado delle curve, dei servizi igienici e dell’area stampa, a colpo d’occhio imporrebbero interventi massicci. Ma l’occhio nel caso potrebbe tradire lo stato dei fatti.
La ristrutturazione dell’ex patron Paolo Grigolo nel triennio 1997-’99, seguenti a quelle del 1001 alle gradinate, diede già un primo input alla sicurezza e al rispetto dei requisiti. Nel 2002 il collaudatore strutturale Antonio Mori sottopose addirittura distinti e tribune a una prova di forza che certificò la statica dello stadio, prima con martinetti idraulici, quindi caricando le gradinate con un autotreno carico di ghiaia, che non denunciò il minimo cedimento plastico. Il vecchio cemento armato aveva retto. Insomma, lo stadio è stato diagnosticato “strutturalmente sano”, salvo “abrasioni non pericolose” e “sollevamenti di calcestruzzo a sezioni sparse”.