Stasera a Sanremo la reunion dei Ricchi e Poveri: medley di canzoni per ricordare il grande successo

SANREMO – Venti milioni di dischi venduti, nati nel 1967, Angela Brambati, Marina Occhiena, Franco Gatti e Angelo Sotgiu sono i Ricchi e Poveri. Dopo 50 anni dal loro debutto nel Sanremo del 1971 in coppia con Nicola di Bari su un brano scritto dallo stesso e dal natio mantovano Franco Migliacci, ritornano, insieme al 70° Festival a festeggiare questo importante traguardo come ospiti. Dopo le sigle dei programmi di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini degli anni ‘70, nel 1981 al Festival il quartetto diventa un trio “volevo fare un percorso da solista” dice Marina Occhiena in conferenza stampa, negando le cronache di allora che riferivano che avesse soffiato il fidanzato, il famoso maestro di sci, ad Angela Brambati come causa della rottura. “Siamo partiti in quattro, è giusto ritornare ad essere in quattro, con questo nuovo progetto discografico” dice Angelo. “Il 27 marzo” continua sempre Angelo “uscirà un doppio CD dove riproporremo tutti i nostri maggiori successi, riarrangiati e rimodulati per le quattro voci”. “Siamo partiti da lontano” aggiunge Franco “ricordo Fabrizio De Andrè ci portò a Milano ad esibirci per una etichetta, non andammo bene, ma ci incoraggiò a continuare”. “Poi incontrammo Califano” continua sull’onda dei ricordi Angela “ci portò alla casa discografica Carosello, ci creò il look di Marina e Angelo tinti di biondo e io con i capelli cortissimi, Franco andava bene così, a quel punto credette anche in noi Edoardo Vianello” In quel Sanremo del 1971 molti cantanti affermati erano in coppia con cantanti giovani ed esordienti. Gli venne affidata appunto “La prima cosa bella”, l’anno successivo, visto il grande successo dell’anno prima, sempre a Sanremo e sempre Migliacci affidò a loro “Che sarà” in coppia con un giovane spagnolo, Josè Feliciano portando quella canzone in tutti gli stati dell’America Latina. “Il nome Ricchi e Poveri nasce proprio da Califano”, dice Angela “spesso ci invitava a pranzo, nel 1967, ma non volevamo approfittarne della sua generosità, quindi una volta trovammo la scusa dicendo che dovevamo andare a pranzo da parenti, ci seguì e ci vide in un bar a mangiare un panino e ci disse, vuoi siete ricchi di spirito e poveri di soldi vi chiamerete i Ricchi e Poveri”. Non si saprà se la Reunion sfocerà nelle serate di piazza per la prossima estate, ma ci sarà un grande evento avverrà e una speciale serata in televisione per la Rai. Per il resto Che sarà, sarà!

Dall’inviato de “La Voce di Mantova” Paolo Celada