Strage in discoteca a Corinaldo, la banda colpì anche a Mantova

MANTOVA Stanno toccando anche Mantova le indagini sulla strage di Corinaldo dello scorso 7 dicembre, quando nella discoteca Lanterna Azzurra affollatissima per l’esibizione del rapper  Sfera Ebbasta, cinque giovani e una donna di 39 anni morirono nella calca. Nelle scorse ore i carabinieri di Ancona hanno arrestato sei giovani ritenuti responsabili del fuggi-fuggi che causò la strage e un adulto che accusato di ricettazione. Si tratta di una vera e propria banda di ragazzini, tutti residenti nel modenese, specializzata nelle rapine in vari locali con il metodo dello spray al peperoncino, lo stesso che avrebbero usato quella notte nella discoteca marchigiana. Dagli elementi acquisiti dagli investigatori sei dei sette arrestati per i fatti di Corinaldo avrebbero messo a segno una lunga serie di rapina con lo stesso modus operandi, e una pio di episodi sarebbero avvenuti nel Mantovano. In particolare lo scorso 6 ottobre alla discoteca Mascara ci sarebbe stato un fatto analogo a quello della discoteca Lanterna Azzurra, quando circa sei-sette giovani finirono in ospedale dopo che qualcuno aveva spruzzato dello spray al peperoncino in pista. Fortunatamente in quel frangente l’organizzazione degli addetti del locale e i l’efficacia dei meccanismi di sicurezza evitarono situazioni di pericolo per chi era in sala. In quel frangente, stando a quanto accertato dagli investigatori, approfittando della confusione, qualcuno avrebbe derubato alcune persone. Un altro colpo attribuito alla stessa banda sarebbe stato messo a segno a Sermide in quello stesso periodo. Altri due episodi ancora al Mascara il 15 marzo scorso e al Palabam tra il 23 e 24 aprile. Nonostante la strage nel locale marchigiano, la banda avrebbe quindi continuato a colpire sempre alla stesa maniera. Gli investigatori puntano la loro attenzione su 6 giovani: B.A.,19enne di San Prospero, M.A., 22enne tunisino di Castelnuovo Rangone, A.C., 20enne di Bomporto, U.D.P., 19enne di San Prospero, S.H., 21enne marocchino di Bomporto, R.M., 19enne di San Cesario sul Panaro, che avrebbero agito come un vero e proprio commando quella notte a Corinaldo insieme a 19enne deceduto nel corso dell’indagine a seguito di un incidente stradale. Secondo quanto emerso in questi mesi di indagini la banda avrebbe messo a segno decine di furti e rapine con la tecnica dello spray al peperoncino. I colpi avvenivano principalmente nelle discoteche , ma anche negli autogrill e persino in Francia, a Chessy, presso il parco divertimenti Disneyland. La banda guadagnava sui 15mila euro al mese, rivendendo la refurtiva a un negio Compro Oro di Castelfranco Emilia, il cui titolare è stato a sua volta arrestato per ricettazione.