Studenti in giro per la città nei luoghi della Shoah mantovana

MANTOVA Il 5 aprile 1944, dal primo binario della stazione ferroviaria di Mantova, partirono alla volta di Auschwitz quarantadue ebrei mantovani rastrellati nella casa di riposo in via Govi ai quali si aggiunsero altri prigionieri provenienti da Fossoli. Centoquattro persone in totale. Di queste, ne tornarono a casa solo cinque. Ieri mattina la Shoah mantovana è stata ricordata da un nutrito gruppo di studenti delle scuole secondarie che ha ripercorso i luoghi della Memoria attraverso testimonianze, discorsi, canti e cori riguardanti lo sterminio degli ebrei, dei sinti e dei rom. Ad organizzare il tour sono stati il Conservatorio di Mantova “Lucio Campiani” in collaborazione con il Liceo Musicale e coreutico “Isabella d’Este” e con il Comune di Mantova.
La prima tappa è stata alla stazione ferroviaria di piazza Don Leoni, al famigerato binario 1. È intervenuto il presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti che ha messo in evidenza il degrado dei valori e la disumanità incarnata dal nazifascismo. «Decisero – ha affermato – di costruire una fabbrica della morte. È stata un’ideologia folle e pericolosa che dobbiamo conoscere e studiare per evitare che si ripeta nell’Europa di oggi». Alla stazione erano presenti anche il direttore del Conservatorio Giordano Fermi e il presidente della Fondazione Franchetti e rappresentante della Comunità ebraica Aldo Norsa. Si sono esibiti anche i ragazzi del coro musicale Isabella d’Este, diretti dal maestro Romano Adami. Hanno eseguito i brani del repertorio ebraico yiddish, sinti e rom a ricordo dell’Olocausto e del Porrajmos.
La docente Giovanna Maresta ha letto due testimonianze di lettere e note sul diario di perseguitati. Il percorso della Memoria è stato curato da Maresta e da Andrea Renzato, mentre l’elaborazione musicale è stata di Luca Buzzavi. Le trascrizioni delle canzoni dei ghetti sono state elaborate da Francesco Bonfà. Il percorso della memoria è quindi proseguito durante la mattinata con le altre tappe alla Loggia del Grano, nella Sinagoga Norsa Torrazzo in via Govi e al Liceo Musicale “Isabella d’Este” dove è stato visitato visitato Il Memoriale della Shoah mantovana che è alla ricerca di una collocazione definitiva.
Antonia B. Baroni