Tempo di piscine, ma attenti: in agguato l’otite del nuotatore

MANTOVA Lo sport acquatico è una delle attività più praticate da adulti e da bambini. Con l’estate e con le temperature elevate si è portati a trovare refrigerio nelle piscine che, in questi giorni, sono addirittura prese di assalto dai cittadini. Ma attenzione, l’affollamento di tali strutture può riservare qualche brutta sorpresa: l’insorgenza della cosiddetta otite del nuotatore, una infezione dell’orecchio che in Italia ha una incremento epidemiologico estivo del 10% nei frequentatori di sport natatori.
Nella provincia di Mantova dove sono attive 30 piscine pubbliche si è arrivati a registrare un aumento dell’8% di tale patologia nella stagione estiva. A certificare questi numeri è il professor Nicola Taurozzi primario emerito otorinolaringoiatra del “Poma” e docente dell’università Statale di Milano.
Professore, che cos’e l’otite del nuotatore?
«La si definisce così in quanto colpisce maggiormente i frequentatori di sport acquatici soprattutto nel periodo estivo. In realtà è una otite esterna, ossia una infezione della cute del condotto uditivo esterno, sostenuta in prevalenza da batteri, e in particolare da stafilococco aureo o da pseudomonas aeruginosa ed in misura minore da funghi per lo più aspergillus».
Ma perché l’otite del nuotatore colpisce con maggior frequenza d’estate?
«Il motivo è semplice: i numerosi bagni in piscina, le frequenti docce, e le abbondanti sudorazioni per le elevate temperature lasciano sulla cute del condotto uditivo esterno una sottile pellicola di umidità che rappresenta un favorevole terreno di moltiplicazione di batteri e funghi. Se poi il soggetto è affetto da diabete o altre malattie autoimmuni la predisposizione è maggiore».
Ma come si previene l’otite del nuotatore?
«Rispettando alcune semplici regole: intento, evitare la balneazione nelle piscine nella fascia oraria di maggiore frequentazione, quando lo specchio d’acqua raggiunge la più alta concentrazione microbica; quindi, si rende necessario evitare l’uso di tappi auricolari che favoriscono il ristagno di acqua nei condotti uditivi esterni. Terzo, è indispensabile asciugarsi bene le orecchie dopo aver fatto il bagno utilizzando un phon asciugacapelli posto a distanza di sicurezza, e infine, sospendere la balneazione alla prima comparsa dei sintomi di otite. Nel caso, bisognerà recarsi dal proprio medico che somministrerà delle gocce auricolari con antibiotici in presenza di infezione batterica o con antifungini in presenza di una infezione micotica».