Arriva la neve anche per i nostri amici a quattro zampe

Si festeggia oggi la Giornata Mondiale della neve, celebrazione istituita dalla International Ski Federation (FIS) nel 2012 e “fissata” la terza domenica di ogni gennaio. Si è deciso di creare questa ricorrenza a seguito dell’iniziativa  “Bring Children to the Snow” che cominciò nel 2007; questa, creata sempre dalla FIS aveva lo scopo, come suggerisce il nome, ad avvicinare i bambini alla neve.

Lo scopo di questo articolo è di incoraggiare i proprietari a consultare il proprio veterinario (c.i.p.v.) al fine di tutelare al meglio i propri animali a fronte delle basse temperature che, ahimè per l’ambiente, quest’anno non abbiamo avuto. Da parte nostra, che veterinari non siamo, possiamo dare indicazioni di massima e porre l’attenzione su questo aspetto.

Quali sono le cose alle quali fare attenzione?

  • Polpastrelli e il ghiaccio: il vero problema per le zampe dei cani non è tanto la bassa temperatura quanto la presenza del sale utilizzato per evitare che si crei il ghiaccio sulle strade; per evitare complicazioni è bene tenere rasato il pelo delle zampe a filo dei polpastrelli e sciacquare con acqua tiepida (e poi asciugare) le za
  • mpe una volta rientrati;
  • Corse su lastroni di ghiaccio: preso dalla foga il cane può scivolare su del ghiaccio provocandosi potenzialmente gli stessi danni che potremmo provocarci noi, da una grossa botta, passando attraverso strappi muscolari, lesioni di tendini fino
    rotture ossee (c.i.p.v.);
  • Il cane mangia la neve: i motivi per i quali un cane è portato ad ingerire della neve sono diversi, dal conoscere il territorio raccogliere informazioni su cani passati prima di lui fino al semplice “rinfrescarsi”; se questo comportamento è “limitato” nessun problema, se la quantità di neve mangiata supera una certa soglia (con rispetto alla massa del cane ovviamente) possono insorgere dei problemi. (c.i.p.v.);
  • In ogni caso vanno considerati gli sbalzi termici, anche un cane naturalmente “attrezzato” ad affrontare climi particolarmente rigidi se esce da una casa con temperatura di 25 gradi nel giardino con una temperatura di -5 gradi accusa la situazione. In natura infatti sbalzi del genere non sono certo normali.
  • Per gli appassionati di trekking di alta quota: superate certe altezze la concentrazione di ossigeno nell’aria cala, per noi e anche per i cani. (c.i.p.v.);
  • Vedere il proprio cane libero di correre è sempre bello; dobbiamo però rispettare la legge e gli altri animali, specialmente in montagna e nei boschi sono fin troppi i casi in cui il selvatico viene ferito dai cani di privati “lasciati a loro stessi” e liberi di fare ciò che vogliono; avere il proprio cane vicino è bene sia per loro che per il nostro amico nel caso di incontro con cinghiali, istrici o altri animali che possono (giustamente) avere la capacità di difendersi;
  • Freddo / ipotermia: personalmente non sono un fan di cappottini o altri “gadget” per i cani MA ogni caso è diverso e ci sono delle situazioni in cui è opportuno tutelare il proprio animale.

Per saperne di più leggete la rubrica a cura dello staff di Corte Tosoni “il mio cane è felice” sull’edizione di oggi.