Tentata estorsione ma niente droga, un’assoluzione e due condanne

MANTOVA Uno è stato mandato assolto, un altro ha patteggiato due anni di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena circa entrambe le fattispecie di reato contestate, mentre un terzo ha rimediato tre anni e sei mesi con rito abbreviato in merito ad una sola contestazione. Questo quanto deciso ieri dal gup Antonio Serra Cassano rispettivamente nei confronti di un 21enne e un 23enne, entrambi italiani, e un 29enne nordafricano, accusati in concorso di tentata estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una vicenda quella ascritta ai tre – che aveva visto altresì coinvolto un quarto soggetto all’epoca però minorenne e per questo giudicato in separata sede – risalente al 2019 quando, il 29enne straniero aveva preso a vessare un altro magrebino relativamente a un presunto prestito di denaro afferente l’acquisto di droga. Al fine di risultare più convincente nel proprio intento, il giovane aveva quindi pure assoldato il resto del gruppo. Assieme, i quattro avevano così iniziato a molestare a più riprese la persona offesa insidiandola in vari luoghi pubblici tra Viadana, Sabbioneta e Commessaggio. Fino all’episodio da cui era poi scattata la denuncia e contestualmente le indagini del caso da parte dei carabinieri e che aveva visto la vittima, bloccata all’esterno di una discoteca, venire minacciata tramite l’utilizzo di un’arma. Inoltre, grazie anche al contenuto delle varie conversazioni WhatsApp intercettate dai militari in fase investigativa, al gruppetto era stata addebitata pure l’accusa di spaccio seppur, in realtà, a nessuno degli accusati fosse poi mai stata rinvenuta una sola dose di stupefacente e per questo decaduta alla fine in capo a tutti gli imputati. (loren)