Terza dose: appello agli indecisi dai vertici di Ats e Asst

MANTOVA – C’è stata una partenza a rilento per quel che riguarda la campagna per le terze dosi di vaccino anti-Covid, e i vertici di Ats Val Padana e Asst Mantova partono al contrattacco spiegando ai destinatari, i vantaggi della terza dose. In particolare viene posto l’accento su un recentissimo studio condotto in Israele, dove la somministrazione delle terze dosi è in fase avanzata e sono pertanto disponibili le prime evidenze significative sul suo effetto, emerge come con una terza dose porterebbe l’efficacia del vaccino a circa il 95% di protezione anche rispetto alla variante Delta. La “Fase 3” della campagna vaccinale che prevede la somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid-19 per i pazienti più a rischio è partita lo scorso 20 settembre. La somministrazione della dose addizionale, che completa il ciclo vaccinale primario dopo almeno 28 giorni dalla 2° dose, è rivolta in particolare ai soggetti trapiantati ed immunocompromessi. Da lunedì 4 ottobre è in somministrazione la terza dose di vaccino “booster”, proposta in questa fase sia ai cittadini ultraottantenni che hanno già completato il ciclo vaccinale da almeno 6 mesi, che ad ospiti e operatori delle Rsa. «Al di là della progressiva estensione della campagna vaccinale, in attuazione delle ultime indicazioni del Ministero della Salute, in questa fase della pandemia è essenziale che le persone alle quali oggi è rivolto l’invito alla terza dose di completamento del ciclo vaccinale o alla dose di richiamo, ne comprendano appieno l’importanza e aderiscano convintamente – sottolinea al riguardo Salvatore Mannino, direttore generale d Ats Val Padana -. Il numero di coloro che si presentano nei vari centri vaccinali è ancora contenuto rispetto al bacino dei potenziali beneficiari ed alla capienza di posti nelle agende loro dedicate. La sensazione è che sia necessario da parte di tutti (diretti interessati, loro familiari o caregiver, medici curanti e operatori sanitari in generale) un salto di qualità nella consapevolezza dell’importanza di un’ulteriore dose di vaccino per consolidare la capacità di risposta al Sars-CoV-2, nelle categorie per le quali è indicata: uno sforzo collettivo di rilancio della campagna vaccinale, in un’ottica di rinnovata fiducia nel mondo scientifico e nelle autorità sanitarie e regolatorie». «La pandemia ci ha insegnato che dobbiamo proteggere soprattutto le persone fragili – gli fa eco Silvana Cirincione, direttore sanitario di Ats -. Invitiamo i nostri assistiti immunocompromessi e Over 80 ad aderire subito all’iniziativa così da rafforzare la propria risposta anticorpale e la capacità di difendersi dal virus».