MANTOVA L’attacco frontale da parte del Partito Democratico nei confronti di Trenord trova la pronta replica da parte dell’assessore regionale Claudia Maria Terzi. “Il Partito Democratico dovrebbe anzitutto raccogliere firme contro se stesso – attacca l’esponente del Pirellone -. Il Pd ha sostenuto o preso parte ai Governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni e ora il Conte 2. E durante tutti questi anni il problema dell’inefficienza della rete ferroviaria lombarda, gestita dalla società statale Rfi dunque da Ferrovie dello Stato dunque dal Governo, si è aggravato. Buona parte dei disservizi dipendono proprio dalle condizioni dell’infrastruttura, che non viene adeguatamente manutenuta e potenziata. Si verificano con troppa frequenza guasti ai passaggi a livello, guasti agli impianti, guasti alla linea aerea: l’altro giorno un guasto agli impianti tra le stazioni di Garibaldi e Greco ha generato gravi ritardi a catena. Inoltre, ricordo che le Ferrovie dello Stato possiedono il 50% di Trenord attraverso Trenitalia. Ebbene, negli ultimi dieci anni Regione Lombardia ha investito 3 miliardi in Trenord mentre Trenitalia (e quindi lo Stato) ha messo solo 170 milioni di euro. Da qui il fatto che metà della flotta di Trenord, quella di derivazione statale, sia vecchia e inadeguata: i treni conferiti da Trenitalia hanno 32 anni di media con punte di 45 anni, mentre quelli conferiti da Regione hanno 9 anni di media. Regione sta intervenendo con 1,6 miliardi di investimento per l’acquisto di 176 treni nuovi che andranno progressivamente a sostituire quelli vecchi ereditati da Trenitalia. Il Partito Democratico la smetta quindi di speculare sulla pelle dei pendolari e dica al Governo Pd di attuare, finalmente, l’efficientamento della rete che i lombardi attendono da troppo tempo”.