Torna libero e ci ricasca, stalker recidivo di nuovo in carcere

L'ingresso del carcere di via Poma

MANTOVA Recidivo nonostante l’esperienza del carcere già vissuta a causa di una precedente condanna passata in giudicato circa gli stessi reati perpetrati sempre ai danni della medesima persona. Condotte criminose in serie che nemmeno la detenzione era riuscita ad estirpargli. Nei giorni scorsi la Polizia di Stato virgiliana ha eseguito un ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, residente nell’hinterland cittadino, gravemente indiziato di atti persecutori pluriaggravati messi in atto sempre nei confronti dell’ex compagna.

Le indagini della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di via Poma, sono scattate a seguito di nuova denuncia della donna, sporta pochi giorni fa negli uffici della questura che ha attivato immediatamente la procedura legislativa circa il cosiddetto “codice rosso”, volto alla tutela e alla più rapida definizione dei procedimenti relativi alla violenza di genere. Gli investigatori specializzati hanno così ricostruito con rapidità e precisione le diverse condotte persecutorie addebitate all’indagato e ritenute perpetrate, in ipotesi accusatoria, da ormai diversi mesi nonché iniziate poco dopo la scarcerazione dello stesso a seguito di condanna definitiva alla detenzione per fatti del tutto analoghi sempre nei confronti della stessa persona, sua ex compagna. In particolare, sono state ricostruite gravi e reiterate condotte persecutorie quali: minacce di morte, molestie telefoniche, e pedinamenti. Dagli accertamenti è risultato che l’indagato si sarebbe persino spacciato per un soggetto interessato ad assumere la persona offesa al solo scopo di poter incontrare la sua ex compagna contro la sua volontà. Lo stalker è stato quindi rintracciato dagli uomini della Squadra Mobile a casa di un amico, nascosto all’interno di un armadio. L’uomo è stato portato in carcere a Mantova, ove a seguito di interrogatorio di garanzia convalidato dal gip, dovrà ora rispondere davanti al giudice del reato di atti persecutori pluriaggravati.