Mantova Era arrivata anche a Mantova un’organizzazione dedita prevalentemente al traffico internazionale di droga, e a seguire a Mantova sono arrivati i carabinieri del comando provinciale di Milano che hanno arrestato un 35enne di origini albanesi. L’uomo, che aveva precedenti per spaccio di droga, e che è attualmente in carcere a Mantova, farebbe parte di questa organizzazione sgominata con un blitz scattato ieri all’alba nelle province di Milano, Bergamo, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza Brianza, Piacenza, Savona, Torino e Varese, Brescia e Cosenza. Gli arresti sono stati effettuati in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal gip del Tribunale di Milano, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, rapina ed estorsione. L’indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, è partita nell’aprile 2020, a seguito di una rogatoria internazionale conseguente all’arresto in flagranza – in territorio svizzero – di un cittadino italiano, sorpreso mentre trasportava in auto 6 chilogrammi di eroina. Con l’aiuto dell’autorità giudiziaria elvetica, è stata ricostruita la struttura e l’operatività di due distinte associazioni criminali, in affari tra loro, e facenti capo ad altrettante famiglie albanesi, con collegamenti operativi in Albania, basi logistiche in provincia di Milano e ramificazioni in tutto il Nord Italia, nonché in Calabria ed in Svizzera. Il sistema di importazione e cessione di eroina e cocaina alimentava quotidianamente una fitta rete di spaccio di droga sul territorio italiano e svizzero, per la maggior parte costituita da “batterie” di trafficanti di origine nord-africana, dediti allo spaccio al dettaglio nelle aree boschive e agricole. Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti numerosissimi episodi di detenzione, trasporto e consegna di droga in varie province dell’Italia Settentrionale (Bergamo, Monza e Brianza, Torino e Verona) e sequestrati 42 chili di stupefacente tra eroina, cocaina e hashish e 40 chili di sostanza da taglio, oltre a 2 fucili illegalmente detenuti e la somma in contanti di 13mila euro. Sono stati anche individuati un appartamento e un capannone utilizzati come raffinerie per il narcotico, oltre a diversi appartamenti e box utilizzati per lo stoccaggio dei carichi di droga. Inoltre, i sodali gestivano in maniera stabile e organizzata un sistema di sfruttamento della prostituzione di ragazze dell’est, costrette, con minaccia e violenza sfociate anche in episodi di rapina ed estorsione, a rendersi disponibili anche su siti d’incontri on-line, ed a prostituirsi in appartamenti gestiti dagli stessi indagati.