Ubriaco al volante già a mezzogiorno

MANTOVA Ubriaco al volante alle 12.30 anti-meridiane, quando si è imbattuto in una pattuglia della Polizia locale che gli ha ritirato la patente. È successo lunedì scorso in città. Gli agenti di una pattuglia della Polizia locale erano impegnati in un servizio specifico di contrasto alla cattiva abitudine di molti automobilisti di parlare al cellulare mentre sono alla guida, quando hanno visto un’auto che procedeva a zig-zag in mezzo al traffico in viale Pitentino. Gli agenti si mettevano quindi a seguire il veicolo finendo per raggiungerlo e bloccarlo nei pressi della stazione ferroviaria in piazza Don Leoni. Con non poca sorpresa si rendevano quindi conto che il procedere a dir poco incerto dell’auto non era dovuta a una guida distratta per l’uso del cellulare ma a qualche bicchiere di troppo che il conducente, un 45enne di San Giorgio, aveva bevuto prima di mettersi alla guida. Gli agenti notavano subito che l’uomo era palesemente ubriaco e procedevano dunque con l’alcol-test dal quale risultava che il 45enne aveva oltre 1.00 di tasso di alcolemia; più del doppio del limite massimo consentito. Per questo motivo gli agenti gli hanno ritirato la patente e lo hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza. Nel caso specifico il 45enne dovrebbe pagare un’ammenda che va da 800 a 3.200 euro e fino a sei mesi di arresto, più la sospensione della patente da sei mesi a un anno. Se il 45enne fosse stato sorpreso alla guida mentre usava il cellulare non gli sarebbe andata granché meglio. L’articolo 173 del codice della strada prevede infatti una multa da 422 a 1.697 euro e la sospensione della patente da 7 a 30 giorni, oltre alla decurtazione di cinque punti dalla patente. Se nei due anni successivi all’infrazione la stessa non verrà ripetuta, il conducente potrà ottenere la restituzione dei punti, mentre nel caso in cui vi sia il totale azzeramento dei punti, il conducente deve necessariamente rifare gli esami di guida nel termine massimo di 30 giorni.