Usano la sua auto per un furto: nei guai un 80enne mantovano

MANTOVA – Stando alle indagini condotte dai Carabinieri del nucleo di Campagnola Emilia, con le sue dichiarazioni ha cercato di ostacolare l’identificazione dei ladri che, dopo un furto, sono riusciti a dileguarsi a bordo di un’autovettura intestata appunto a lui, che adesso si trova a essere indagato. L’accusa ipotizzata nei suoi confronti è di favoreggiamento.
Per questi motivi un 80enne residente a Mantova è finito nei guai, e dovrà adesso rispondere per avere “protetto” due malviventi, secondo quanto risulta dall’indagine a suo carico. L’anziano mantovano risulta infatti intestatario della Mercedes classe A utilizzata dai malviventi per dileguarsi subito dopo il furto, e sono emersi concordanti elementi di colpevolezza tali da portare alla denuncia in stato di libertà inoltrata alla Procura reggiana in ordine al reato di favoreggiamento personale.
A denunciare il furto ai Carabinieri di Campagnola Emilia è stato un vivaista 67enne abitante a Rio Saliceto che nella tarda mattina del 7 maggio scorso, mentre si trovava all’interno di una serra di piante intento a lavorare, notava un giovane che usciva furtivamente dalla postazione della cassa della sua attività. Il derubato si apprestava a rincorrere il giovane ladro rilevando che lo stesso, una volta all’esterno, balzava a bordo di una Mercedes Classe A condotta da un complice con la quale i due ladri si dileguavano.
Le indagini dei Carabinieri di Campagnola Emilia, grazie alla targa fornita dallo stesso derubato in sede di denuncia e ai riscontri effettuati nei sistemi Ocr rilevamento targhe comunali, consentivano di risalire al proprietario della Mercedes indentificato in un 80enne mantovano su cui si sono indirizzate le attenzioni investigative dei militari dell’Arma emiliani.
L’uomo, risultato estraneo al furto, in relazione ai fatti ha però cercato di eludere le indagini dei Carabinieri finalizzate a conoscere chi avesse in uso l’auto. Alla luce di quanto emerso, per l’80enne scattava la denuncia in stato di libertà alla Procura reggiana per favoreggiamento personale.