Applausi a Palazzo Te per le suggestioni minimaliste interpretate dall’Icarus Ensemble Trio

MANTOVA. Chiaramente indirizzato del titolo “Minimal Beethoven”, il trittico degli appuntamenti prodotti da Eterotopie Mantova Piano City nell’ambito della stagione concertistica Mantova Musica, ha offerto un percorso d’ascolto particolare, dedicato all’influenza esercitata dalle opere beethoveniane sui compositori del Novecento. Un rapido excursus che venerdì sera, secondo appuntamento del breve ciclo, ha proposto un programma imperniato soprattutto su una composizione di Henryk Mikołaj Górecki (1933-2010) interpretato dall’Icarus Ensemble Trio composto da Mirco Ghirardini, clarinetto, Andrea Cavuoto, violoncello, e Leonardo Zunica, pianoforte. Lavoro di ampie dimensioni, il Recitativo e arioso (Lerchen musik), scritto dall’autore polacco nel 1984 dopo un periodo di abbandono quasi totale dalla vita musicale, è strutturato in tre episodi di lenta e profonda meditazione. Ogni movimento mette in primo piano uno strumento diverso conservando l’identità di recitativi in lenta progressione, basati sulla ripetizione di motivi elementari sostenuti da ostinate successioni di accordi. Significativa, nel movimento conclusivo, l’allusione alle note iniziali del Concerto per pianoforte n. 4 di Beethoven citate da Górecki per la loro affinità alla melodia dei vespri cantata nelle chiese polacche. Composizione di carattere enigmatico, richiede agli interpreti forza espressiva e partecipazione emotiva per trasmettere agli ascoltatori il senso di contemplazione spirituale che la anima: obiettivo raggiunto dall’Icarus Ensemble Trio con un’esecuzione accurata e sensibile che ha concluso il concerto. Ad aprire la serata, nell’affascinante atmosfera del cortile d’onore di Palazzo Te, Leonardo Zunica ha interpretato il sintetico brano per pianoforte Lionello Balestrieri: Beethoven per pianoforte, opera del triestino Giampaolo Coral (1944-2011) ispirato al celebre dipinto realizzato dal Balestreri, noto come “pittore della musica”, in cui compare la maschera funebre di Beethoven. Altro simbolico omaggio, oltre che diretta citazione, è il Mozart-Adagio di Arvo Pärt (1934) che l’Icarus Trio ha brillantemente interpretato nella versione per clarinetto, violoncello e pianoforte. Meritati i calorosi applausi del folto pubblico per i protagonisti di questo stimolante appuntamento con la musica contemporanea. La chiusura del trittico proposto da Eterotipie Mantova Piano City, in collaborazione con l’Accademia Pianistica di Mantova, domenica sera sempre a Palazzo Te, “Il mio Beethoven” con i pianisti Ilaria Brognara, Monica Tirelli e Marco Tariello. (gmp)