Codici Visivi di Giuseppe Marcotti alla Casa del Mantegna
Dal 15 gennaio al 13 febbraio 2022
Inaugurazione sabato 15 Gennaio 2022 ore 17.30
Con la mostra “Codici Visivi” dedicata all’artista Giuseppe Marcotti e allestita nei prestigiosi spazi della Casa del Mantegna in via Acerbi a Mantova, si ricostruisce il percorso artistico del pittore – scultore.
Realizzata in collaborazione con la Provincia di Mantova, la personale racchiude l’iter dell’artista mantovano che si muove in costanti connessioni con la storia dell’arte personalizzandosi in spazialità ulteriori.
A cura del critico d’arte Alain Chivilò, la mostra presenta una quarantina di lavori tra scultura e pittura che creeranno nel pian terreno della dimora Rinascimentale molteplici concettualità del tutto da esplorare.
In collaborazione tecnica con la Galleria ArteArte di Ostiglia, le sculture e i dipinti proposti si interfacceranno con il visitatore in dialoghi costanti.
Infatti, come indicato da Chivilò all’interno del testo critico: “Marcotti colloca l’arte da lui pensata nella spazialità circostante, al fine di analizzare e indagare perennemente. Il passaggio tra molteplici dimensionalità permette di visionare e analizzare le sue creazioni, vivendo maggiormente una sorta di tridimensionalità alternativa poiché nulla è sempre piatto, ma anzi tutt’altro. Marcotti, riallacciandosi allo Spazialismo sorto dopo il secondo conflitto bellico mondiale, cerca di esplorare nuove pulsioni focalizzandosi su infinite e possibili declinazioni di lettura. In quest’ottica si pongono i quadri ma soprattutto le sculture, poiché l’artista di Luzzara inserisce molteplici interazioni, da un lato assemblando contenuti, dall’altro fornendo continue voci silenti sempre visibili.
In un’apparente distruzione o modificazione di un oggetto, l’artista costruisce segni cognitivi per flussi retti tra significante (ciò che si vede) e significato (il contenuto del precedente in forma visiva e sonora). Quindi, non solo Spazialismo in cui Marcotti trova ispirazione, ma in lui coesiste uno spirito ulteriore Dadaista per un’arte da vivere non passivamente, bensì atta a interagire concettualmente e visivamente con l’opera stessa”.
Il piano terra di Casa del Mantegna rappresenta un percorso artistico atto a far riflettere, all’interno di un’arte contemporanea libera di esprimersi tra concettualità e astrazione. Giuseppe Marcotti, lungi dalla provocazione, in sintesi esprime introspezioni per mondi ulteriori.