Il Campiani ripropone “Mantova Musica del XXI secolo”

MANTOVA –  Dopo più di dieci anni, torna in città “Mantova Musica del XXI Secolo”, un appuntamento nato ad inizio 2000 con lo scopo di approfondire le panoramiche sui compositori del Novecento. E con quello stesso spirito, come ha sottolineato il presidente Giordano Fermi, questa rassegna ritorna in auge, con sei eventi a partire dal 17 settembre. “L’obiettivo di questa nuova edizione è quello di coinvolgere sempre di più i nostri allievi, portandoli a confrontarsi con la musica contemporanea. Sono stati fondamentali nella stesura del programma, lo saranno ancora di più sul palco” il commento del direttore Gianluca Pugnaloni. Entriamo quindi nel dettaglio della rassegna che, come detto, prenderà il via il prossimo 17 settembre. Per quanto riguarda gli appuntamenti che si svolgeranno all’interno dell’auditorium cittadino, ad aprire metaforicamente le danze sarà l’ensemble di percussioni del “Campiani”, diretta dal Maestro Athos Bovi, con musiche di Filidei, Xenakis e Cage. Il 1° ottobre toccherà ad un appuntamento tanto curioso quanto intrigante, ovvero “Icarus vs Muzak: Cervelli in fuga”, mentre il 14 ottobre sarà la volta dell’ensemble Suono Giallo che proporrà alcune arie tratte dai repertori di Sciarrino, Perocco, Filidei e Ambrosini. Gran finale, due giorni dopo, con la Mdi Ensemble, in un concerto nel segno, soprattutto, di Giovanni Verrando e Helmut Lachnemann. Due, invece, gli appuntamenti che saranno all’esterno delle mura del conservatorio di Mantova, con la musica che abbraccerà altrettanti angoli della bellezza cittadina. Il primo sarà il Teatro Bibiena, con l’evento inserito nella rassegna di Mantova Musica 2021, che il 24 settembre ospiterà il New Made Ensemble, diretto da Alessandro Calcagnile, che durante la performance proporrà i brani vincitori del concorso di composizione “Omaggio a Dante”, organizzato dal “Campiani” in collaborazione con la Società Dante Alighieri e l’Accademia Nazionale Virgiliana. Il secondo sarà il 6 ottobre, con il violoncellista torinese Francesco Dillon, che, per deliziare i presenti, oltre ai compositori che saranno riproposti durante le varie serate, eseguirà con il suo fedele Carlo Antonio Rivolta del 1835 anche dei brani di Bach. Questi ultimi eventi sono gli unici a pagamento, mentre tutti gli altri sono ad ingresso gratuito, ognuno con inizio alle 21. “La musica contemporanea – ha considerato in chiusura il Maestro Paolo Perazzani – non è solo quella dei talent, ma anche quella che è fatta di ricerca e divulgazione, come quella che proporremo in questo festival, nel quale sarà possibile riaggiustare l’idea di musica contemporanea, grazie a una serie di esperienze percettive”.