Il pianista francese Lucas Debargue a Verona

VERONA Via la schiera di sedie e leggii dal palcoscenico: a prendersi la scena, domani sera al Teatro Filarmonico di Verona, è ora sua maestà il pianoforte, con protagonista in recital l’acclamato pianista francese Lucas Debargue. Lo abbiamo conosciuto grazie alla sorprendente affermazione al XV Concorso Tchaikovsky quando, alla sua prima esperienza internazionale, aveva profondamente colpito pubblico e giuria con interpretazioni quanto mai personali ed acute. A scovarne il talento era stata Rena Shereshevskaya, docente russa da anni di stanza a Parigi, che ne aveva intuito le immense potenzialità non appena lo aveva ascoltato, in un paesino della nativa Piccardia. Al tempo, Debargue era poco più di un autodidatta ormai ventenne. Troppo disordinato per iniziare un vero studio, troppo vecchio per pensare seriamente ad una carriera pianistica. Niente di vero. Cinque anni di ferreo lavoro, anni di galera, come direbbe Verdi, ed ecco che il bizzarro temperamento del giovane prende forma e l’anatroccolo diventa cigno. Pronto a volare, ed affrontare addirittura prove estreme come quelle del Concorso Tchaikovsly. Debargue, per la cronaca, non vincerà il concorso, arriverà quarto, l’inesperienza e qualche errore di troppo gli giocheranno qualche brutto tiro ma questi dettagli non offuscheranno il clamore della sua comparsa. Questo pianista anticonformista, dall’aria da intellettuale un po’ stralunato, originale nell’approccio alla tastiera – diteggiature a dir poco inusuali per tenere a bada dita lunghissime – quanto nella scelta del repertorio, si aggiudicherà il gran premio della critica «per il suo dono unico, la sua libertà creatrice, la bellezza delle sue interpretazioni». E tra i giurati Boris Berezovskij lo definirà «geniale». Il programma che proporrà al Settembre dell’Accademia non smentisce la raffinatezza delle sue scelte: il Concerto italiano di Bach, la tremenda Sonata op. 14 di Schumann, nota anche come “Concert sans orchestre”, la Quarta Sonata di Scriabin ed un dittico di pagine di Fauré. Ingredienti sufficienti per prenotare una poltrona.