MANTOVA Tutelare l’ordine pubblico, la sicurezza, la salute e l’interesse della collettività, soprattutto delle categorie più deboli, come i ragazzi minorenni.
Con queste finalità, il Questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori ha chiuso per 6 giorni – ai sensi dell’art. 100 del TULPS – il minimarket “Friends misto Shop” di Via Dugoni, a Mantova.
Lo scorso 5 settembre i Carabinieri di Mantova, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto della somministrazione di bevande alcoliche a minori, avevano provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica il titolare di questo esercizio pubblico – un 38enne cittadino del Bangladesh – in quanto, nella stessa tarda serata di quello stesso venerdì, un quindicenne era stato sorpreso all’ interno del locale mentre cercava di nascondere due bottiglie di sambuca dopo averle regolarmente pagate senza che il gestore del locale avesse proceduto ad accertarsi dell’età del cliente.
Il fatto che presso questo Minimarket negli ultimi tempi fosse relativamente facile acquistare illegalmente sostanze alcooliche era divenuta in breve tempo una notizia ampiamente diffusa tra i minorenni della Città, tant’è che non pochi di essi ne avevano approfittato in svariate occasioni.
La problematica della preoccupante diffusione di sostanze alcoliche tra i minori è stata affrontata in varie occasioni nelle sedi Istituzionali, con la compartecipazione anche della Autorità Scolastiche e delle Organizzazioni di categoria.
Si rammenta che l’art. 100 del T.U.L.P.S. ha la finalità non di sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio per il verificarsi di condizioni potenzialmente pericolose per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, bensì quello di impedire – attraverso la temporanea chiusura del locale – il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale e, nel contempo, di prevenire il reiterarsi di siffatte situazioni.
“E’ superfluo evidenziare ancora una volta la gravità di questo fenomeno e dei pericoli che esso comporta – ha sottolineato il Questore Paolo Sartori –, per questo motivo, dopo l’ampia diffusione data alle iniziative intraprese con il coinvolgimento di tutte le parti in causa, a fronte di persistenti violazioni non resta che intervenire in maniera drastica, auspicando che per il futuro vi possa essere una sempre maggiore sensibilità condivisa ed una più efficace attenzione da parte di tutti i soggetti coinvolti”.