James Bradburne racconta la Vienna di Otto Prutscher

MANTOVA Dopo aver presentato durante la scorsa edizione del Festivaletteratura la collezione Adler di libri sovietici per l’infanzia, James Bradburne, direttore della Biblioteca Nazionale Braidense, ha recentemente ricevuto una preziosa donazione sulla medesima falsariga, quella della biblioteca che Otto Prutscher, famoso architetto e designer viennese mise insieme per le sue figlie.
Una raccolta di libri donata da Beba Restelli, nipote dell’artista austriaco, che riesce a mostrare la vivacità di un’epoca aperta a molteplici influenze, da quelle provenienti dalle periferie dell’impero a quelle orientalistiche, incarnando così non solo l’animo progressista e visionario di Prutscher ma anche quello di Vienna.
Non poteva esserci quindi posto migliore della Biblioteca Teresiana per descrivere l’affascinante catalogo della mostra tenutasi tra gennaio e aprile 2023, come ha a sottolineare lo stesso Bradburne: “Siamo in biblioteca e quindi io mi sento a casa”.
All’evento prende parte anche Alessandro Zaccuri che commenta le scelte eterogenee di Prutscher ricordando il “principio di buon vicinato delle biblioteche”, “Dal momento in cui un libro viene riposto di fianco ad un altro, vivono nello stesso tempo”. la collezione oltre a 143 libri per bambini e 178 cartoline contiene anche 13 leporelli, formato editoriale simile al libro-gioco che permette all’ospite di fare un’importante riflessione “Si andava oltre la semplice lettura del testo, vi era una sorta di animazione del libro, un modo di interfacciarsi con la lettura nuovo e originale che coinvolgeva anche gli adulti. Quando si legge ai più piccoli si recupera la nostra infanzia, le voci, le rime, i momenti che rimangono per una vita; non le parole, non l’illustrazione ma il fatto che il libro sostiene una vita, un momento. Questa è cultura, il libro è il veicolo”.
Matteo Contri