La figura e la carriera di Bansky protagonisti all’Ariston

MANTOVA  Ricominciano alla multisala Ariston i docufilm dedicati al mondo dell’arte: per soli due giorni, lunedì 24 e martedì 25 maggio (ore 20.30), il protagonista sarà Bansky con l’inedito film targato “Exhibition on Screen” BANSKY: L’ARTE DELLA RIBELLIONE, che racconta la vita del celebre street artist attraverso il contesto sociale e culturale in cui è cresciuto e si è formato, mostrando come sono nate alcune delle sue opere più importanti.

In “Banksy – L’arte della ribellione” viene raccontata la sua carriera, da giovane artista underground anche un po’ timido fino a diventare tra le personalità più famose del ventunesimo secolo, tanto da essere già inserito sui libri di storia per via della sua arte e della sua provocante astuzia. Nonostante la sua identità sia ancora avvolta nel mistero, in tantissimi scrivono di lui, fanno ricerche, approfondimenti e anche film. A ispirare Banksy, come narra il documentario, è stata la New York degli anni Settanta, il periodo storico in cui il movimento della Street Art si trasforma, viene riconosciuto definitivamente come forma d’arte mainstream, modificando anche la concezione stessa dell’arte. Le sue prime opere risalgono agli anni Novanta: sin da subito si nota in queste un’arte a sfondo politico, sovversiva e audace. Il potere abusato, la povertà, i fondamentalismi politici e religiosi, l’alienazione, la guerra, la violenza e il capitalismo sono al centro delle sue opere.

Per parlare di Banksy e della sua storia bisogna porsi la domanda “A chi appartiene l’arte?”, su questa riflette e si interroga in diversi momenti il film. A Bansky si deve infatti uno dei più grandi scherzi nel mondo dell’arte: risale al 2018 la vendita all’asta per oltre un milione di dollari di “Ragazza con palloncino”, opera che è stata distrutta da un trita-documenti nascosto nella cornice. Ad azionare il meccanismo potrebbe essere stato lo stesso artista. E questa non è la prima volta che Bansky beffa le istituzioni dell’arte. Ben 15 anni prima alcuni quadri erano apparsi in 7 differenti gallerie e musei tra i più noti al mondo, rivendicati alla fine da questo artista sconosciuto che, incurante della sorveglianza, ha raggirato tutti ed esposto opere senza farsi accorgere da nessuno. E il film mostra i video di questa ulteriore, se non prima, provocazione.

Chi è per i più Banksy? Un artista o un vandalo? I suoi graffiti sono veramente una forma d’arte o una reazione? Allo spettatore la possibilità di farsi un’idea totale e complessiva della grandezza di questo writer e della sua forza di ribellione e rivoluzione.

Prezzo intero 10€; prezzo ridotto 8€. Supplemento prenotazione 1€. Informazioni e prenotazioni allo 0376.328139.