La vita della corte rinascimentale rievocata dalla mostra “La forza delle cose”

MANTOVA Ultimo appuntamento espositivo nell’ambito del progetto L’arte di vivere  per Palazzo Te, dove ieri si è inaugurata la mostra Giulio Romano –  La Forza delle cose, che mette in luce un nuovo aspetto dell’artista, quello rivolto all’ideazione  di oggetti di design, come sottolineato dal presidente di Fondazione Palazzo Te Enrico Voceri.
Le più recenti rassegne, ha rimarcato il direttore di Fondazione Palazzo Te Stefano Baia Curioni, hanno consentito inediti piani di lettura delle opere all’interno della villa gonzaghesca, percorsi che rimarranno fruibili, come quello dedicato alle 27 raffigurazioni di Venere nelle sale della dimora. Il cammino sull’arte di vivere, partito con i corami, si è ora rafforzato grazie alla collaborazione con Factum Foundation, rappresentata da Adam Lowe, che ha consentito di  restituire dai disegni di Giulio Romano cinque ricostruzioni tridimensionali, permettendo una migliore comprensione  della realtà rinascimentale. Proprio nell’ottica di riproporre usi e costumi dell’epoca La forza delle cose si concentra su elementi oggi ritenuti di secondaria importanza, ma che rivestivano invece il fulcro dell’espressione artistica del tempo, come illustrato da Barbara Furlotti, curatrice della mostra con Guido Rebecchini. Quindi oggetti in metallo: armi e argenteria per la tavola, pezzi di cui ancora esistono numerosi e ben conservati disegni di Giulio Romano.
Il lavoro sulle future rassegne prosegue con Rubens e il tema dell’Europa per il prossimo anno, la metamorfosi per il 2024 e l’ispirazione rivolta alla natura nel 2025, cinquecentesimo anno dalla costruzione del palazzo.
Tanti passi, ha commentato il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, per arrivare a far diventare il patrimonio culturale cittadino un valore comune, ma pure attraverso il quale presentarsi a livello internazionale.  A dimostrarlo è la presenza di tre grandi mostre in centro: a Palazzo Te, Palazzo Ducale e Palazzo della Ragione.
E se il direttore Baia Curioni fa presente che i pezzi realizzati da Factum Foundation possono essere replicati in tiratura limitata e acquistati per sostenere l’attività della Fondazione, il primo cittadino risponde con un chiaro appello ai privati e agli imprenditori del territorio, affinché aumentino le energie a disposizione della componente culturale come vetrina del capoluogo.
L’esposizione, aperta da oggi, sarà visitabile fino all’8 gennaio. Per informazioni e prenotazioni fondazionepalazzote.it.
Ilaria Perfetti