“Talking Heads”, il pensiero delle teste meccaniche parlanti

MANTOVA – Grazie al sostegno del Comune di Mantova e Tea s.r.l. è stato possibile dare il via a “T.re – Teatri in rete”, un progetto che mette in dialogo tre realtà teatrali che lavorano sul territorio mantovano da sempre: Teatro Magro, Ars Creazione e Spettacolo e Teatro all’Improvviso. Realtà che in periodo di emergenza sanitaria si sono messe alla prova, hanno iniziato a collaborare e a immaginare un futuro diverso per la città. Il progetto concluderà con il debutto della nuova produzione concepita da Teatro Magro durante il periodo di lockdown: “Talking Heads” con la regia di Flavio Cortellazzi. Si tratta di un’installazione artistica e performativa con 9 teste meccaniche parlanti (Anna, Babele, Dummy, Emme, .exe, F.F., Helene, Lenor, Ozymandias) con il debutto oggi e domani con ingresso nei seguenti orari: 20 – 21 – 22 presso il Creative Lab di Lunetta. Ingresso unico 5 euro prenotazione obbligatoria a progettotreteatri@gmail.com Talking Heads è un’installazione in bilico tra esposizione museale e arte performativa. Una serie di teste parlanti, concepite come un progetto curatoriale, ma messe in scena secondo i principi teatrali. Un percorso adattabile, in una versatilità di singolarità che compongono diversi significati totali. Una serenata meccanica, una dedica a chi osserva attivo, per un’esperienza fuori da qualsiasi stereotipo. La performance prevede l’installazione di 9 teste meccaniche, dotate di speaker e sensore sonoro. Ogni testa è stata affidata ad un team artistico che ne ha curato il lavoro di ricerca drammaturgica e registica. Come l’attore, è acconciata, truccata e vestita per la scena. Ma dell’attore è restata soltanto la voce. Allo spettatore è richiesto di applaudire per dare inizio al monologo. Un atto di fiducia nei confronti di un teatro che pur passando attraverso un filtro tecnico, non può rinunciare alla relazione tra pubblico e attore.