Ancora da fissare i funerali del 51enne centauro morto a Nosedole

NOSEDOLE (Roncoferraro) La salma di  Daniele Bonfante , il motociclista 51enne deceduto venerdì sera nel frontale con un’Alfa Romeo Giulietta, guidata da una quarantenne di Roncoferraro, avvenuto sul “curvone” di Nosedole in cui si intersecano le provinciali 33 e 80, è rimasta anche domenica pomeriggio nell’obitorio dell’ospedale Carlo Poma di Mantova a disposizione delle autorità competenti che hanno cercato di ricostruire in maniera definitiva la dinamica esatta dell’accaduto. Probabilmente al momento di andare in stampa sarà finalmente concesso il nulla osta per i funerali. Bonfante, dai più noto col soprannome di “Spado” per via della somiglianza con il personaggio di Happy Days “Spadino” Fonzarelli, risiedeva con la moglie Lorella in via Molise a Legnago. Davanti al bar “Crocodile Food”, l’esercizio che dal 2001 gestiva nella frazione di San Pietro, per tutto il weekend non si è arrestato il via vai di amici e conoscenti. Chi per lasciare un mazzo di fiori, chi per esprimere vicinanza alla moglie per la perdita del marito. Anche ieri mattina nel centro di San Pietro regnava l’incredulità, mista alla tangibile tristezza. “Spado” era molto benvoluto da tutti. Tra le sue passioni l’Hellas Verona, il tennis, i fumetti e, appunto, la moto. Sull’incidente costato la vita a Daniele, gli amici sono concordi: «Non era uno che correva, anzi, era molto prudente». Lo scontro con l’auto che in quel frangente proveniva dall’opposto senso di marcia apparerebbe quindi come la più crudele delle fatalità. «Una morte come quella di Spado – hanno aggiunto gli amici – è qualcosa di impensabile».

Matteo Vincenzi